Botta e risposta fra il candidato sindaco del centrodestra e il deputato fiorentino. E i toni della campagna elettorale si arroventano anche su sicurezza, overtourism e ticket d’ingresso sulla scia di Venezia
Nessun passo indietro rispetto quanto dichiarato pochi giorni fa con codazzo di polemiche al veleno e anche accuse di misoginia. Per Eike Schmidt, candidato sindaco del centrodestra, Sara Funaro candidata invece per la coalizione di Centrosinistra rimane una “portaborse del sindaco Nardella”. Lo ha ribadito lui stesso in un’intervista andata in onda su Radio Bruno questa mattina nella quale ha anche precisato: “Volevo dire che Funaro fa parte della gestione del sistema di potere del Pd a Firenze, in cui viene premiato chi lavora per gli altri. Questo in maniera colloquiale si dice così”, ricordando come lo stesso governatore campano, assai critico con Schmidt per aver abbandonato Capodimonte, nella sua autobiografia avesse descritto “con grande perspicacia e precisione” come il Pd “sia diventato un sistema di privilegi”.
E poi ha rincarato la dose, allargando il concetto alla lista di candidati del Partito democratico e alla civica che sostiene Sara Funaro: “Troviamo gente che ha usufruito dei privilegi e rendite di posizione del potere in città, come la ex funzionaria del Pci Paola Grifoni (la ex soprintendente, ndr) che stava a 225 euro al mese a Boboli, un regalo. O Jacopo Vicini che è stato dirigente di varie partecipate”. Nel corso del suo intervento, Schmidt ha più volte attaccato i dem: “Si voterà scegliendo più la persona o i programmi? Secondo me una combinazione di entrambe le cose. Certo se hai un bellissimo programma ma in dieci anni non realizzi neanche il 2% di quanto promesso”. Sulla sicurezza l’ex direttore degli Uffizi ha ironizzato sulla ipotesi delle guardie giurate sulla tramvia: “Nardella aveva annunciato tempo fa anche la municipale sulla tramvia che non si è mai vista, anche lì ha cambiato strategia, anzi la strategia non c’è, c’è il totale caos nella gestione della sicurezza da parte della giunta uscente”. Mentre sull’overtourism nel quadrilatero romano e sulla possibilità di istituire anche a Firenze il ticket d’ingresso come sta avvenendo a Venezia è addirittura lapidario: “Ci sono altre zone con ville e chiese importantissime che non sono valorizzate. Qui possiamo lavorare per spargere meglio i visitatori e gestire attivamente gli arrivi anziché subirli. Il ticket d’ingresso come a Venezia? La sperimentazione non è andata molto bene, ma per farlo funzionare a Firenze ci vorrebbero ‘metodi cinesi’”: per ridurre il mordi e fuggi e allungare la permanenza media in città Schmidt ha ipotizzato, “una tassa di soggiorno non lineare, ma progressiva inversa dove si paga di più la prima notte, meno la seconda e così via”.
Immediata la reazione del Pd affidata al deputato fiorentino Federico Gianassi che parla senza mezzi termini di “attacchi personali vergognosi” e di offese “lanciate contro le persone che si candidano con il centrosinistra per amore della città“. “Quelle contro Paola Grifoni, candidata nella lista civica Sara Funaro Sindaca, e contro Jacopo Vicini, candidato con la lista Pd – attacca con forza – sono solo parole che dimostrano quanto sia a corto di argomenti e idee per la città, cosa confermata anche dalle follie dette sulla tramvia e dall’assenza di un piano credibile sulla sicurezza. In merito alle offese rivolte a Sara Funaro, Schmidt faceva più bella figura a chiedere scusa e basta. Insistere nel definire una donna libera, esperta, che da 10 anni si impegna con ruoli amministrativi importanti in questa città, una portaborse descrive bene il maschilismo che da sempre caratterizza la peggiore destra italiana”.