L’iniziativa fa parte del piano per riequilibrare i nomi di strade e piazze troppo sbilanciati al maschile: già pronte 30 proposte. Giachi: “Gesto non solo simbolico, ma di forte attenzione alla presenza di toponimi femminili in città”
Sarà intitolato a Margherita Hack il viadotto della tramvia di San Donato. Lo prevede una delibera presentata dalla vicesindaca Cristina Giachi, che ha avuto il via libera della giunta di Palazzo Vecchio.
“Il viadotto della tramvia che ormai caratterizza in chiave moderna e di evoluzione urbana l’area di San Donato – dice Giachi – porterà il nome di una grande astrofisica e accademica. Un nome che evoca sapere e innovazione, nel campo dell’astronomia e della fisica, ma anche vocazione alla divulgazione scientifica e alla difesa dei diritti civili. Per questo abbiamo ritenuto importante e doveroso ricordare la scienziata fiorentina anche nella toponomastica della città”.
Il ponte Margherita Hack inizia alla confluenza tra via Mariti e viale Redi, prosegue sopraelevato lungo viale Francesco Redi e via di Novoli, attraversa i torrenti Terzolle e Mugnone e termina in via di Novoli, all’altezza della fermata della tramvia San Donato – Università.
Ma non è questa l’unica novità perché Giachi ha già pronta una lista di 30 nominativi di donne simbolo non solo per dare un riconoscimento al loro valore ma anche per riequilibrare i toponimi cittadini sicuramente più sbilanciati al maschile. Così le nuove intitolazioni potrebbero riguardare Tina Anselmi, Elsa Morante, Natalia Ginzburg ma anche la vice sindaco di Firenze Bianca Bianchi e le partigiane Mary Cox e Maria Penna Caraviello fucilate a Serpiolle dai nazifascisti. E pure la bibliotecaria dell’Orticoltura Maria Luisa Fiumi.
“Vogliamo dare – aggiunge Giachi un segno di forte attenzione alla presenza di toponimi femminili in città: non solo un gesto simbolico, ma un modo di pensare alla città e alle sue strade facendole diventare una rappresentazione a passo dei tempi della nostra comunità e dei suoi valori”.