E’ una delle ipotesi a cui lavorerà il sindaco Dario Nardella dopo l’incontro con i residenti, i gestori dei locali che affacciano sulla piazza e il Priore Padre Giuseppe Pagano per venire a capo del problema malamovida
Numero chiuso in piazza con prefiltraggi agli ingressi e un supporto di steward che collabori con le forze dell’ordine. E poi ancora interdizione dalla sera e per tutta la notte dell’accesso e della sosta o bivacco sul sagrato della Basilica e sui gradini con soluzioni tecniche, utilizzando agenti o altre forme di interdizione; divieto di somministrazione fuori dai locali e fuori dalle aree interessate dall’attività dei locali (dehors e tavolini); valutare come le forze dell’ordine possano compiere una azione di contrasto più efficace rispetto a quanto fatto fino a oggi. Eccoli gli impegni presi dal sindaco Nardella dopo oltre due ore di riunione con i residenti di Santo Spirito per venire a capo del problema mala movida.
Il confronto, più volte invocato, si è svolto in Sala d’Arme a Palazzo Vecchio alla presenza del comandante della polizia Municipale Giacomo Tinella e del questore Filippo Santarelli. Incontro a porte chiuse al quale, oltre al comitato dei residenti di una delle piazze più affascinanti della città hanno partecipato anche Padre Giuseppe Pagano, priore degli Agostiniani che hanno in cura il luogo sacro, i rappresentanti di Confesercenti e Confartigianato oltre a una nutrita schiera di gestori dei locali che si affacciano sul sito. Nardella si è presentato con la Giunta al completo, oltre a Maurizio Sguanci che ha lasciato l’incarico di presidente del Q1 per correre alle Regionali con Italia Viva non riuscendo però a essere eletto, alla presidente della commissione sicurezza Alessandra Innocenti e al presidente del Consiglio comunale Luca Milani.
Quattro linee di lavoro che ha ribadito il primo cittadino fiorentino “non sono preconfezionate” e verranno sottoposte probabilmente già la prossima settimana al Cosp davanti al Prefetto per valutare se una, più d’una o ancora tutte e possano essere messe in pratica. Quattro proposte impegnative da realizzare e tutte da verificare, ma che vengono in parte incontro alle richieste dei residenti: soprattutto quella che riguarda il possibile contingentamento della piazza che verrebbe assicurato con check point in via Coverelli, Michelozzi e Mazzetta.
“E’ stata una riunione proficua – ha commentato Nardella al termine – , costruttiva: perché ognuno ha portato le proprie ragioni e secondo me questo è il modo di lavorare. Dai problemi si esce tutti insieme e non puntando con la forza solo su un obiettivo. Da questa riunione è emerso innanzitutto che il problema è molto complesso perché l’area di Santo Spirito è già oggi quella più presidiata in termini di forze dell’ordine di tutta la città. Evidentemente se rimangono ancora problemi vuol dire che si devono fare altre cose”. Un’affermazione quest’ultima che è sembrata un’apertura anche nei confronti della proposta di realizzare una eventuale cancellata, con la quale proteggere il sagrato della Basilica dal degrado che tutte le notti lo deturpa, fino a questo momento sempre osteggiata dall’amministrazione.
Soddisfatto Padre Pagano che aggiunge: “I quattro punti che ha sintetizzato il sindaco alla fine mi sembrano molto concreti: se dobbiamo raggiungere un obiettivo comune qualcuno a qualcosa deve pur rinunciare. Se noi riusciamo a liberare dal sagrato quella marea di gente che poi non va nemmeno a consumare nei locali ne guadagna la piazza e anche i gestori e pure il rispetto del luogo e del monumento. Per la cancellata è stato detto che di deve pensare a una modalità per proteggere il sagrato: una delle ipotesi è di farlo attraverso un controllo. Ma se non si riesce con quello… Sarebbe più bello perchè la cancellata non è l’ideale, è un’ipotesi che non ho mai amato”.
Soddisfazione anche per i residenti: “Siamo fiduciosi – sottolinea Camilla Speranza del coordinamento residenti- che queste quattro linee vengano effettivamente attuate. Fanno parte dei sette punti che abbiamo consegnato al sindaco. Questo di Santo Spirito potrebbe essere il progetto pilota per la sicurezza e il decoro di tutta la città. Speriamo che capiscano che se questi punti non vengono attuati sarà la disfatta di Santo Spirito stessa”.