Dopo le scene dello scorso week end, venerdì scatta il divieto di stazionamento che comprenderà anche le piazze Repubblica e Santissima Annunziata. Nardella preoccupato: “Misure necessarie, dobbiamo fare di tutto per non andare in zona rossa”
Divieto di stazionamento in piazza Santissima Annunziata, piazza Santo Spirito, piazza della Repubblica e via Pellicceria. Con le stesse modalità già utilizzate in piazza Sant’Ambrogio che hanno dato risultati positivi. In più il divieto di vendita e di asporto di superalcolici e alcolici il venerdì, il sabato e la domenica dalle 16 alle 22 ora in cui entra in vigore il cosiddetto “coprifuoco”. Eccoli i provvedimenti anti assembramento decisi dal sindaco Dario Nardella dopo le scene verificatesi lo scorso week end in alcune piazze e in alcune aree verdi della città.
Li sottoporrà mercoledì al prefetto Alessandra Guidi nel corso della riunione del Comitato per la sicurezza e l’ordine pubblico. L’ordinanza potrebbe andare in vigore già da venerdì prossimo. Per quanto riguarda invece gli affollamenti registrati negli ultimi giorni alle Cascine e in altri parchi e zone verdi della città verrà fatta una valutazione specifica se la situazione dei contagi dovesse aggravarsi ulteriormente e spingere Firenze e la Toscana verso la zona rossa.
E’ un sindaco fortemente preoccupato quello che si è rivolto ai propri concittadini attraverso una diretta Facebook prima di incontrare di lì a poco, nel Salone dei Cinquecento, la giornalista Giovanna Botteri in occasione della consegna delle chiavi della città. E la sua preoccupazione la ripete più volte: per l’aumento dei posti letto occupati negli ospedali, perché in Toscana sono oltre 20mila le persone in isolamento a casa e quasi 40mila quelle in sorveglianza attiva in quanto a contatto con soggetti contagiati, perché il 40% dei contagiati lo è stato dalla variante inglese che colpisce molto i giovani. “E non è vero – sottolinea – che non genera sintomi, perché i sintomi ci sono e sono anche molto gravi. Alcuni giovani sono ricoverati negli ospedali: qualcuno anche a Careggi”. E dunque l’appello è quello di sempre ma ulteriormente rafforzato “State molto attenti”.
Ma Nardella è preoccupato anche dalla possibile chiusura delle scuole e dice senza mezzi termini che farà di tutto per impedirla, salvo appunto che non si rientri nella fascia di rischio altissimo. “Non si può – sottolinea con forza – scaricare tutto sulle scuole, sui giovani e sulle famiglie. Fra l’altro si sono conclusi gli screening nelle scuole fiorentine da quelle dell’infanzia fino alle medie e il risultato finale è che non è nelle classi che si originano i focolai”. A breve poi, aggiunge Nardella, partirà il progetto in collaborazione con la Protezione Civile che prevede la formazione di 120 giovani volontari i quali si occuperanno di gestire le fasi di ingresso e di permanenza all’interno delle scuole. “Sono restrizioni necessarie – conclude – perché dobbiamo fare di tutto per evitare di andare in zona rossa. E se i livelli continuano a essere questi il rischio è reale e molto serio. Ma voglio lanciare anche un messaggio di ottimismo: se siamo uniti ce la faremo, ne usciremo tutti insieme”