Si tratta del terzo furto in un anno. Messo a soqquadro tutto il locale. Gianfaldoni (Comitato Cittadini Attivi): “La sera prima c’era stata una rissa in zona. Noi non ne possiamo più”
Non si arrestano gli episodi di microcriminalità nel rione di San Jacopino. A farne le spese questa volta è stata la pizzeria Santa Lucia in via Ponte alle Mosse, storico e conosciutissimo ritrovo per nottambuli desiderosi di mangiare una pizza fatta a regola d’arte. Dopo aver forzato il bandone e la porta a vetri, ignoti si sono intrufolati all’interno del locale per poi scappare con il fondo cassa e alcune bottiglie di vino. L’episodio è avvenuto nella notte tra mercoledì e giovedì ed è stato denunciato ai carabinieri.
Secondo quanto ricostruito, i malviventi dopo aver messo a soqquadro tutto il locale sono riusciti a trovare una ventina di euro di monete. Non contenti hanno svuotato il frigorifero della pizzeria portando via le etichette di vino più pregiate. Si tratta del terzo furto in meno di un anno. E il titolare quando è entrato quasi non credeva ai propri occhi: bustine di zucchero sparpagliate, documenti ovunque, credenze e cassetti aperti.
Simone Gianfaldoni, presidente del Comitato Cittadini attivi e portavoce del coordinamento comitati sicurezza per Firenze lancia l’ennesima denuncia per una situazione sempre più insostenibile. “La sera prima c’era stata una rissa sempre in zona – dice – noi non ne possiamo più. Non si può continuare a vivere con la paura che qualcuno ci entri in casa, nell’attività o ci spacchi la macchina. Sembra di essere tornati in dietro di vent’anni: ora siamo pericolosamente sullo stesso binario, quando la droga viaggiava pesante. Lungo il viale Redi ad esempio la tramvia porta i pusher per fare affari dietro la pensilina della fermata Ponte all’Asse, le siepi lungo il Mugnone diventano nascondiglio perfetto per nascondere la “roba”. Lungo la pista ciclabile, dove il passaggio è notevole , i pusher si mettono a sedere sulle panchine e poco dopo arriva il compratore di turno ,qui si spaccia e si consuma tranquillamente. Siringhe intrise di sangue vengono lasciate sulla spalletta del Mugnone e a terra ,oltre diverse pipette per fumare il crack che si trovano anche sullo scalini dei palazzi di viale Redi ,via Rossini e via Galliano . Chiediamo aiuto alle istituzioni e forze dell’ordine che sia combattuto lo spaccio portatore di morte . Una situazione così non si era più vista. Bisogna intervenire prima che peggiori ulteriormente, la zona ha bisogno di legalità e rispetto delle regole” .
Quanto alle decisioni prese dal Cosp dopo la brutale aggressione in via Maso Finiguerra, Gianfaldoni è molto prudente: “Apprezziamo le azioni che andranno in essere – conclude -: peccato solo dopo la vile aggressione all’anziano. Siamo felici che alcuni spunti che avevamo presentato alle istituzioni durante le nostre proteste siano stati considerati. Valuteremo nei prossimi giorni. Al momento sono un passo avanti ma non ci facciamo illusioni” .