Il leader della Lega a Palazzo Vecchio e a fine mese potrebbe arrivare il candidato presidente per le Regionali 2020
La squadra per le Regionali? “Vorrei non fosse calata dall’alto, ma che nascesse dai Comuni, dai territori di tutta la Toscana. La scelta la faranno i toscani come l’hanno fatta gli umbri in Umbria e gli emiliani in Emilia-Romagna. Se avessi un desiderio da esprimere preferirei che fosse un amministratore locale a governare”. Susanna Ceccardi? “E’ bravissima e penso che lavorerà benissimo in Europa”.
E sul candidato presidente? “Non fatemi fare il totonomi, stiamo lavorando al programma. Il bello di questo giro è che ci sono tanti uomini e donne che si mettono a disposizione e che sono in grado di governare”. Allo stesso modo liquida la questione Paolo Del Bebbio, negli ultimi giorni accostato più volte a una possibile candidatura per il centrodestra. “Faccio la corte, ma fino a un certo punto perché poi si incorre nel reato di stalking”.
E’ un Matteo Salvini a tutto campo quello che ha incontrato oggi, 8 novembre, i giornalisti a Palazzo Vecchio in una conferenza stampa convocata dalla Lega per fare il punto sulle elezioni regionali del 2020. Ma poi si lascia scappare che il 30 sarà di nuovo a Firenze per una cena con più di 1.000 persone e allora per quella data auspica che “avremo scelto il governatore che guiderà la Toscana per i prossimi 10 anni”. L’incontro con i giornalisti si è aperto con un minuto di silenzio in occasione dei funerali dei Vigili del Fuoco morti ad Alessandria.
Poi, supportato dal capogruppo in Consiglio Comunale Federico Bussolin e da numerosi esponenti locali e regionali del Carroccio, è andato all’assalto sui temi della politica nazionale con due argomenti che gli stanno parecchio a cuore: la vicenda Arcelor Mittal, sulla quale annuncia azioni legali verso Cinque Stelle, Repubblica e il Fatto Quotidiano che hanno accusato la Lega di aver investito migliaia di euro in bond del colosso mondiale dell’acciaio, e il governo giallo-rosso definito letteralmente “incapace”.
“Io querelo poco e niente – ha sottolineato – ma oggi un po’ di gente la querelo: dicono che abbiamo azioni o bond di Arcelor Mittal: roba assolutamente fantasiosa. Noi facciamo una battaglia in difesa di un’azienda fondamentale per l’industria italiana. Facciamo una battaglia per un’Italia competitiva, non perché abbiamo azioni o bond di qualcuno. Quindi da Di Maio in giù, da Repubblica in giù, dal Fatto in giù quereliamo tutti quelli che dicono il falso su di noi. Quanto al governo, nessun paese europeo è ostaggio di un governo così incapace come quello italiano: prima cade e meglio è”.
Ma come è giusto sono le Regionali del 2020 ad essere al centro dell’attenzione e alla domanda se Italia Viva può essere considerata come una sorta di “cavallo di Troia” all’interno della coalizione Pd-Leu che governa la Toscana, il leader della Lega ha le idee fin troppo chiare: “Per il momento sta mettendo i bastoni fra le ruote a Conte e Zingaretti: auguro lunga vita a Italia Viva. Lasciamo che la sinistra continui a litigare, a dividersi in renziani, nardelliani, zingarettiani, rossiani. Noi invece ci stiamo occupando di liste di attesa negli ospedali, di costo dell’acqua, di smaltimento rifiuti e di sicurezza nei quartieri popolari”.
L’ultima battuta è per Liliana Segre e per le minacce di morte che hanno reso necessaria la scorta per la senatrice a vita: “Io non minimizzo niente e do il massimo sostegno e solidarietà a Liliana Segre. Ogni scorta è una sconfitta per lo Stato, ma è surreale che ci siano minacce di morte di serie A e di serie B come se ad esempio scrivere su un muro ‘Salvini crepa’ fosse soltanto un passatempo”.