Bloccata la liberalizzazione di saldi e vendite promozionali. Marinoni: “Mercato troppo confuso, anche per via dell’e-commerce. Non sarebbero stati tutelati negozi e consumatori”
I saldi estivi in Toscana inizieranno giovedì 6 luglio 2023 e proseguiranno per 60 giorni. “Negli ultimi anni – commenta il direttore di Confcommercio Toscana Franco Marinoni – ci eravamo abituati ad un avvio il primo sabato di luglio, ma quest’anno sarebbe caduto troppo presto, addirittura il 1° del mese. Questo posticipo, fissato in sede di Conferenza delle Regioni e delle Province autonome, lascia invece alcuni giorni in più alle normali vendite stagionali. Anche se aver scelto un giorno infrasettimanale – anziché il sabato – renderà forse un po’ meno brillante la partenza dei saldi”.
Secondo Marinoni però importante è che dal governo sia arrivato un netto ‘no’ alle promozioni tutto l’anno. “Grazie anche all’impegno sindacale di Confcommercio e di Federmoda – spiega -, la parte sulla paventata liberalizzazione di saldi e vendite promozionali è stata stralciata dal disegno di legge sulla concorrenza. Restiamo comunque vigili affinché nessuno riproponga la norma”, assicura il direttore di Confcommercio Toscana”. Il perché è presto detto: il mercato è fin troppo confuso, soprattutto per la prepotenza con cui i colossi internazionali dell’eCommerce dettano legge sui negozi fisici. “Il rischio – prosegue Marinoni – è che il consumatore perda di vista il vero valore dei prodotti e che le piccole imprese spariscano dal mercato, a discapito della concorrenza e della libertà di scelta. È importante quindi mantenere dei punti fermi sul mercato. Liberalizzare le promozioni, sottraendo alle Regioni la potestà legislativa su date di avvio e durata delle vendite di liquidazioni e saldi, non sarebbe positivo e di certo non andrebbe nell’ordine della tutela dei negozi, degli addetti alle vendite e dei consumatori”. L’unico modo per valorizzare saldi e diverse tipologie di vendite straordinarie, conclude il direttore di Confcommercio Toscana, “è tenere conto del loro collegamento con fasi specifiche del ciclo commerciale e della vita d’impresa, peri offrire ai consumatori condizioni di acquisto favorevoli, reali ed effettive. Per le imprese, gli sconti sono strumenti temporanei utili a vendere di più per liberare il magazzino e avere pronta liquidità. Con margini di guadagno troppo ridotti tutto l’anno sarebbero a rischio sopravvivenza. Diffidare da chi fa sconti tutto l’anno”.