E’ accaduto in via Santa Caterina d’Alessandria. Lo straniero si è poi diretto in piazza Vittorio Veneto dove è stato bloccato. Addosso aveva anche eroina per 60 grammi
Estorsione, resistenza, violenza, spaccio e minaccia a Pubblico Ufficiale sono le ipotesi di reato per le quali i Carabinieri hanno arrestato in flagranza un 30enne nigeriano durante una normale attività di controllo del territorio. I fatti risalgono a ieri mattina intorno alle 8 quando l’uomo, in via Santa Caterina d’Alessandria, si sarebbe impossessato dello smartphone di un corriere temporaneamente lasciato nell’abitacolo per poi dileguarsi. Successivamente, secondo quanto emerso sinora dagli accertamenti, avrebbe rivolto telefonicamente una richiesta di denaro alla vittima, pretendendo l’importo di 70 euro per riscattare il maltolto e minacciando ritorsioni qualora non si fosse presentata da sola al punto di incontro impostole, nei pressi di Porta al Prato. Il corriere però ha avvisato i Carabinieri i quali in abiti civili lo hanno attenzionato con discrezione ed in maniera costante tra i numerosi passanti.
I militari dell’Arma lo hanno quindi avvicinato ma il 30enne ha tentato di scappare in bicicletta finendo in Piazza Vittorio Veneto dove è stato finalmente raggiunto. In quei frangenti lo straniero ha opposto una strenua resistenza ai militari cercando ripetutamente di ferirli al volto ed alla gola con un coltello di 23 centimetri. Una volta bloccato e reso inoffensivo l’uomo è stato perquisito e gli sono stati trovati addosso due involucri contenenti eroina per circa 60 grammi. Lo smartphone, di cui nel frattempo si era disfatto per eliminare prove a suo carico, è stato recuperato e restituito alla vittima. L’arrestato, già con precedenti e destinatario anche di un provvedimento di espulsione dal territorio nazionale emesso nel 2021, è stato associato alla casa circondariale di Firenze-Sollicciano.
Il procedimento penale nei suoi confronti è tuttora pendente in fase di indagini e l’effettiva responsabilità sarà vagliata nel corso del successivo processo, ove non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in suo favore.