Il 52enne, che ora si trova a Sollicciano, con una scusa si era introdotto nell’ufficio che in quel momento era vuoto impossessandosi del portafogli. In precedenza aveva utilizzato altre carte rubate per un importo 250 euro
Con una scusa era entrato in un ufficio comunale, ma quando era stato sorpreso dall’impiegato tornato nella propria stanza dopo essersi assentato un attimo, aveva raccontato di stare cercando i messi dove poi è stato effettivamente accompagnato. Peccato però che l’impiegato si sia accorto che dalla sua giacca, appesa all’attaccapanni, mancasse il portafogli con all’interno soldi e documenti. Subito il malcapitato ha collegato la circostanza con la presenza di quella persona un po’ strana che vagava all’interno del palazzo del Comune e si è recato immediatamente dai Carabinieri per sporgere denuncia.
E così dopo le indagini di rito la carriera di un 52enne empolese, che per certi versi ricorda un po’ quella di “Bancomat”, uno dei personaggi del film “Così è la vita” di Aldo Giovanni e Giacomo, si è bruscamente interrotta con l’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa nei suoi confronti dal GIP del Tribunale di Firenze per i reati di furto ed indebito utilizzo di carte di credito. I fatti risalgono al 28 aprile scorso quando appunto l’uomo era entrato nel Palazzo Municipale a Empoli chiedendo informazioni generiche. Le successive investigazioni, attraverso individuazioni fotografiche, testimonianze ed immagini estrapolate dai sistemi di videosorveglianza privati ed urbani, hanno poi consentito di concentrare le attenzioni sull’arrestato: sospetti che sono stati corroborati poi da gravità indiziarie condivise dalla Procura della Repubblica di Firenze che hanno consentito l’emissione della misura di custodia nei suoi confronti eseguita nella giornata di ieri.
Le indagini, inoltre, hanno accertato che il 52enne, a più riprese, ha indebitamente utilizzato delle carte di credito, risultate rubate, per effettuare dei pagamenti in alcuni esercizi commerciali empolesi con il sistema contactless, senza cioè necessità di digitazione del codice Pin per un importo complessivo di €250,00. L’uomo è stato associato alla Casa Circondariale di Sollicciano.