Gkn, dopo la bufera scatenatesi sullo studio legale milanese LabLaw per il post sui social, il fondatore Francesco Rotondi parla di strumentalizzazione mediatica e dice: “Non esiste un premio per chi licenzia e nessun premio è stato dato a noi perché siamo bravi a licenziare”
Adesso Francesco Rotondi, partner fondatore e managing partner dello studio legale LabLaw Studio Legale Rotondi & Partners, è preoccupato. Preoccupato per le conseguenze che sta avendo quel post fatto circolare sui social per festeggiare il premio ricevuto dalla rivista Top Legal come “Studio dell’anno – Lavoro”. Un post che probabilmente sarebbe quasi passato inosservato se non fosse stata riportata anche la motivazione del riconoscimento. “Stimato per la proattività e la lungimiranza con cui affianca i clienti. Come nell’assistenza a Gkn per la chiusura dello stabilimento fiorentino e l’esubero di circa 430 dipendenti”. E questo, come era abbastanza scontato del resto è bastato per scatenare reazioni e polemiche, oltreché indignazione. Prima il sindaco di Firenze Dario Nardella, poi la viceministro allo sviluppo economico Alessandra Todde che ha seguito fin dall’inizio la vicenda dei 422 licenziamenti, infine il Collettivo di fabbrica dello stabilimento campigiamo che replicato in maniera ironica.
Ma Rotondi è preoccupato anche per l’incolumità dei suoi collaboratori e dei suoi familiari che, dice, avrebbero subito pesanti minacce. E così ha deciso di fare un video per spiegare che “Non esiste un premio per chi licenzia e nessun premio è stato dato al mio studio perché siamo stati bravi a licenziare, questa è solo una strumentalizzazione mediatica che da una parte posso condividere sotto un profilo umano con i lavoratori interessati, ma non condivido in nessun modo per l’altra parte del mondo. Nessuno ha licenziato 430 persone e nessuno in questo momento ha voglia di licenziarle. Il mio studio da oltre trent’anni non fa altro che cercare soluzioni per le imprese che a noi si rivolgono per la gestione di questi problemi occupazionali e in trent’anni abbiamo raggiunto migliaia di accordi con i sindacati e con le istituzioni che hanno portato ad una soluzione che ha gestito gli interessi ovviamente degli imprenditori ma anche e comunque dei lavoratori interessati. Come in questo caso infatti si sta pensando a soluzioni che possano evitare in assoluto qualsivoglia problema occupazionale e sociale”.
Rotondi, nel video, parla di quello che sta succedendo in queste ore: “Questa strumentalizzazione non fa altro che fomentare un odio e una pericolosità sociale inaccettabili. Io sono molto preoccupato per la sicurezza dei miei collaboratori, della mia famiglia e da ultimo per me. Sono mesi che noi con i nostri partner le istituzioni e la società stiamo cercando di trovare una soluzione da un problema che esiste, questo è fuor di dubbio. Però questo è lo sforzo che è stato premiato dalla società che ci ha dato e indicato tra gli studi migliori in questo settore”.