Faciliteranno il raggiungimento del cosiddetto “ultimo miglio”. Il nuovo bando domani in Consiglio. Durerà tre anni e il gestore dovrà assicurare una distribuzione capillare su tutta l’area operativa
Cambia il bike sharing fiorentino. Dopo il primo bando che nel 2017 ha introdotto, prima città in Italia, le biciclette in condivisione a flusso libero, Palazzo Vecchio ha deciso le due ruote condivise, elettriche e non, saranno parte integrante del trasporto pubblico facilitando il cosiddetto “ultimo miglio”: cioè il raggiungimento del posto di lavoro e residenza dopo essere scesi da bus o tram in tutta la città e non solo il centro come accade oggi. Una vera e propria rivoluzione dunque che sarà portata nel consiglio comunale di domani (ore 14.30) ancora in video conferenza e diretta streaming sul sito You Tube del Comune.
“Il nostro obiettivo – sottolinea l’assessore alla Mobilità Stefano Giorgetti – è mettere in campo un servizio efficiente e complementare nel senso di integrativo al trasporto pubblico classico, che migliori il sistema attuale anche grazie alle biciclette a pedalata assistita. I cittadini devono essere sicuri di poter trovare un mezzo comodamente anche nelle zone meno centrali. Al tempo stesso le tariffe devono essere tali da rendere appetibile l’utilizzo”.
Il Comune affiderà a un gestore per tre anni (eventualmente rinnovabili per altri tre) la concessione del servizio. Questi dovrà garantire un servizio di redistribuzione delle bici su tutta l’area operativa (estensione minima 15 chilometri quadrati ben calibrata rispetto alle caratteristiche del tessuto urbano) funzionale ai principali attrattori di mobilità e organizzato in modo da evitare accumuli localizzati di mezzi. Mentre sulle tariffe l’Amministrazione punta a una tariffazione che premi alcuni comportamenti virtuosi come per esempio la sosta delle bici negli spazi riservati e chi usa i mezzi in sharing per tragitti brevi in modo da massimizzare il numero di spostamenti per biciclette al giorno. Il nuovo bando conferma alcuni capisaldi del vecchio bike sharing come l’utilizzo dell’App su smartphone per prenotare, sbloccare/bloccare la bici e per pagare il noleggio. Inoltre per garantire la piena integrazione del bike-sharing nel sistema di mobilità cittadina il gestore dovrà aderire alla piattaforma IF. Al gestore andranno gli introiti e 800mila euro per tre anni erogati dall’amministrazione a compensazione dei costi iniziali di investimento e dei costi operativi di esercizio del bike-sharing tra cui quelli legati alla manutenzione e redistribuzione dei veicoli, agli investimenti in infrastrutture, alla relazione con l’utenza, all’integrazione con i servizi di mobilità del Comune.