Il Comitato Cittadini per Firenze ha dato mandato all’avvocato Mossuto di valutare un possibile ricorso, mentre la Prefettura precisa che la richiesta del Comune è tuttora all’esame del Comitato per la Sicurezza e l’Ordine Pubblico
Potrebbero finire direttamente al Tar i cancelli di via dell’Ortone installati dal Comune su sollecitazione di alcuni residenti per far fronte al degrado e allo spaccio di droga nella strada di poco più di 60 metri tra Borgo La Croce e piazza Ghiberti.
Al Comitato Cittadini per Firenze di Sant’Ambrogio la decisione di Palazzo Vecchio non è affatto piaciuta e ha dato mandato all’avvocato Guglielmo Mossuto di effettuare un accesso agli atti per valutare la presentazione di un ricorso al Tribunale amministrativo regionale. E così nelle ore in cui torna prepotentemente d’attualità la polemica contro la cosiddetta Movida Molesta, il caso più eclatante è quello di Santo Spirito dove il priore degli Agostiniani padre Giuseppe Pagano dopo aver tolto le fiorire anti-bivacco perché praticamente inutili ha rilanciato l’idea di una recinzione dell’intero sagrato della Basilica, si apre un ulteriore fronte di scontro con l’amministrazione stavolta proprio con chi di cancelli almeno per questo vicoletto davvero non vuole sentir parlare.
Sulla vicenda è intervenuta anche la Prefettura, precisando che “la richiesta pervenuta nei mesi scorsi dal Comune di valutare la proposta di chiusura di via dell’Ortone tramite apposizione di cancelli è tuttora all’esame del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica, in attesa di ricevere i dettagli e i chiarimenti chiesti. Pertanto nessuna asseverazione è al momento intervenuta da parte del Comitato Provinciale per l’Ordine e la Sicurezza Pubblica sulla specifica questione”.
“La situazione – commenta Mossuto – mi sembra fin troppo chiara: la Prefettura non ha dato nessun via libera alla installazione dei cancelli su via dell’Ortone. Il comune, a mio giudizio, non so in base a quale provvedimento o autorizzazione scritta, ha proceduto arbitrariamente a questa chiusura”.