Patto fra Comune e azienda per risparmiare fino al 30% di energia termica. L’intesa interesserà 7 musei, 152 scuole e 302 immobili fra tra luoghi di cultura, biblioteche, uffici, centri per anziani e di aggregazione
Intervenire sui principali edifici della città promuovendo nuove forme di efficientamento per ridurre i consumi energetici e apportare benefici ambientali, economici e sociali alla comunità intera. Con questo obiettivo il Comune di Firenze ha scelto ENGIE, tra i principali player in Italia per la decarbonizzazione e operatore di riferimento del comparto energetico, per una partnership finalizzata all’efficientamento energetico di oltre 400 immobili.
Il programma è stato presentato a Palazzo Vecchio, alla presenza del Sindaco Dario Nardella e dell’Amministratore Delegato di ENGIE Italia Monica Iacono. Un progetto importante, cui l’Amministrazione Comunale ha deciso di dar seguito in un momento storico in cui i temi della sostenibilità ambientale, del risparmio energetico, della sicurezza dei territori e della valorizzazione degli spazi urbani sono divenuti una priorità nell’agenda delle pubbliche amministrazioni. Gli interventi, che prevedono un investimento da parte di ENGIE di quasi 20 milioni di euro, si concentreranno sulla riqualificazione del sistema edificio-impianto, puntando su due direzioni fondamentali: l’abbattimento delle dispersioni termiche e la conseguente riduzione dei consumi da un lato, dall’altro interventi di integrazione di energie da fonti rinnovabili.
“Abbiamo firmato con ENGIE un contratto storico – dichiara il sindaco Dario Nardella – che nasce dalla convenzione nazionale Consip e prevede 9 milioni l’anno da parte nostra e un investimento notevole per la società. Grazie a questo accordo lavoreremo sull’efficientamento energetico delle nostre scuole, dei nostri edifici pubblici, degli impianti sportivi e sui nostri musei. Questo è un ulteriore e fondamentale tassello per la transizione ecologica della città: Firenze è infatti tra le 100 città Climate-neutral & smart cities selezionate dalla Commissione europea per raggiungere la ‘neutralità climatica’ entro il 2030, azzerando le emissioni di gas serra o riducendole compensando quelle rimanenti”.
Nel dettaglio, il progetto interessa 7 musei, 152 scuole, dagli asili nido alle secondarie di primo grado, e 302 immobili tra luoghi di cultura, biblioteche, uffici, magazzini, centri per anziani e di aggregazione, alloggi, cimiteri e strutture sportive. Saranno interessati dalla gestione edifici di prestigio come Palazzo Vecchio, la Chiesa Convento di Santo Spirito, il Museo del Ciclismo Gino Bartali e la Biblioteca del Palagio di Parte Guelfa. Tra le strutture sportive figurano, oltre allo Stadio Franchi, anche la piscina Costoli, il campo da baseball Cerreti e lo Stadio Luigi Ridolfi. Saranno sostituite con tecnologia a LED oltre 3mila lampade interne tradizionali, migliorando l’efficienza dell’illuminazione e il comfort visivo e verranno installati impianti fotovoltaici in alcuni siti quali l’Asilo Nido “Gelsomino”, il centro anziani “La Mimosa”, l’ufficio “Rete Solidarietà” della sede del Quartiere 5 a Villa Pallini, l’Accademia Teatrale presso la Palestra Cocchi, la Biblioteca Luzi e la Biblioteca presso Villa Pozzolini.
Sul fronte della sostenibilità, i lavori di efficientamento energetico renderanno possibili risparmi del 30% per i consumi di energia termica e del 23% per quella elettrica, e complessivamente saranno evitate all’atmosfera oltre 45mila tonnellate di CO2, corrispondenti alla quantità assorbita ogni anno da 250.000 alberi. “ENGIE è impegnata a raggiungere la Net Zero Carbon nel 2045 e crediamo che il percorso di decarbonizzazione debba passare anche attraverso interventi come quelli previsti con il Comune di Firenze – afferma Monica Iacono, CEO di ENGIE Italia -. Efficientamento energetico e produzione di energia rinnovabile devono andare di pari passo e il progetto avviato con l’amministrazione comunale fiorentina dimostra come anche in contesti con un patrimonio immobiliare di enorme valore storico sia possibile intervenire con soluzioni innovative per garantire conservazione e riqualificazione energetica. L’Europa sta procedendo a passo spedito sul cammino della transizione energetica: si tratta di un percorso che deve necessariamente contare sul contributo di governi, cittadini e aziende”.