Sono i 93,5 milioni del finanziamento Pnrr in un primo tempo bloccati come per Firenze. Decisiva l’eliminazione della parte commerciale. Guccione: “Il Governo ha trovato una soluzione per Venezia, ci aspettiamo pari trattamento”
A Venezia sì, a Firenze no. La beffa arrivata ad inizio mattinata, dopo il caffè. Poche righe, ma chiare, diffuse dal Comune di Venezia. Il ministro dell’interno, di concerto con quelli dell’economia e delle finanze e per gli affari europei, ha assegnato al Comune di Venezia 93,5 milioni di euro, per il finanziamento del progetto del “Bosco dello Sport” di Venezia a Tessera.
Un progetto che prevede complessivamente, la realizzazione di stadio, arena, completamento della nuova viabilità Tessera-aeroporto, opere di urbanizzazione interna, a verde e di paesaggio, area educational, attivo 7 giorni su 7. Ma dal quale sono state tolte tutte le componenti commerciali e direzionali, eliminando importanti volumi edificatori, pari a ben 600.000 m3, mentre sono state incrementate le funzioni culturali, educative, mediche e formative. Particolare in più, una attenzione speciale all’aspetto ambientale con una superficie verde di quasi 79 ettari: una grande struttura ecologica e sostenibile, in cui gli impianti sportivi sorgeranno in mezzo ad aree boscate, con la piantumazione di 100.000 tra alberi e arbusti.
“Ho sempre avuto fiducia nel Governo – ha detto il sindaco di Venezia Brugnaro – voglio ringraziare in particolare il Presidente del Senato Ignazio La Russa, i ministri Matteo Salvini, Matteo Piantedosi, Giancarlo Giorgetti e Raffaele Fitto, con i quali ho avuto una interlocuzione costante in queste ultime settimane, e i parlamentari veneziani. Hanno mantenuto l’impegno preso di voer garantire a Venezia quelle strutture sportive che mancano dal Dopoguerra. Dal punto di vista finanziario, il contributo del Governo per il ‘Bosco dello Sport’ sarà destinato per le opere di urbanizzazione interna, le opere di verde e di paesaggio e l’arena. Come Comune, invece, finanzieremo integralmente, solo con nostre risorse, la nuova viabilità Tessera-Aeroporto e, soprattutto, lo stadio. Abbiamo le risorse per farlo, senza aumentare il nostro debito. Compito di noi sindaci è di bloccare il ‘partito del no’, di chi è sempre contro”.
E a desso che succederà a Firenze? Difficile dirlo e soprattutto prevedere le mosse future: ancora ieri in Consiglio Comunale l’assessore allo sport Cosimo Guccione aveva criticato la scelta del Governo di trincerarsi dietro la possibilità di non divulgare i documenti, sostanzialmente rifiutando la richiesta di accesso agli atti del Comune, nonostante fosse arrivata la risposta del Segretariato Generale UE. “Le istituzioni – aveva sottolineato – possono farlo quando arrechi pregiudizio alla tutela dell’interesse pubblico con riferimento alla politica finanziaria, monetaria, economica, a meno che non ci sia un interesse pubblico prevalente alla divulgazione. Ecco, credo ci sia questo interesse pubblico”. Guccione adesso chiede parità di trattamento per Firenze, senza invidia naturalmente per Venezia. “Il governo ha trovato una soluzione per Venezia, dimostrando che è possibile finanziare questo tipo di interventi – ha detto l’assessore allo sport del Comune di Firenze Cosimo Guccione -. A questo punto ci aspettiamo pari trattamento per Firenze, altrimenti saremmo di fronte a una gravissima e inaudita discriminazione politica”.
Qualche minuto fa fonti attribuibili a Palazzo Vecchio, in merito al finanziamento ricevuto da Venezia, fanno sapere che “l’interlocuzione tra Comune e Governo c’è sempre stata. Il Comune ha sempre dato disponibilità a membri di governo nel corso di più interlocuzioni e incontri nel mese di maggio, a trovare diverse soluzioni tra cui anche alcune analoghe a quella trovata per Venezia. Questa disponibilità non è mai mancata e non manca tuttora”.