Domani al Teatrodante Carlo Monni la serata di solidarietà voluta dal Comune per dire ancora una volta “No” alla guerra sui ricordi e e i brani di due indimenticati protagonisti della canzone d’autore
Anche il teatro si mobilita per le popolazioni dell’Ucraina sottoposte ormai da 12 giorni all’invasione e alla guerra da parte delle truppe russe di Vladimir Putin. Il Teatrodante Carlo Monni organizza lo spettacolo “Campi per la pace” con ingresso ad offerta libera, che sarà interamente devoluto al popolo ucraino. L’appuntamento è per domani Mercoledì 9 marzo alle ore 21 con il grosso comune alle porte di Firenze che scende in campo ancora una volta per dire no alla guerra in Ucraina e allo stesso tempo sostenere la popolazione così duramente colpita da questa tragedia (informazioni contattando il Teatrodante Carlo Monni al numero 346-3038170 o via mail a: biglietteria@teatrodante.it). Titolo dello show “Rino e il Rosso … e cantavano le canzoni”, un evento particolare organizzato con Altroteatro Firenze e la Filarmonica “Michelangiolo Paoli” per ricordare Rino Gaetano, indimenticato protagonista della canzone d’autore e interprete struggente di “A mano a mano” di Riccardo Cocciante, e Stefano Rosso con la malinconica “Letto 26” o le più ironiche e scanzonate “E allora senti cosa fo…” e “Una storia disonesta”.
Nel corso della serata ci saranno interventi video di artisti amici del Teatrodante Carlo Monni e si potranno registrare messaggi di solidarietà in collaborazione con “Associazione La Pehora Nera”. Oxana Polataichouk, referente del consolato ucraino a Firenze, sarà l’ospite d’onore, a rappresentare un ponte ideale tra la comunità campigiana e la popolazione civile ucraina.
“Si tratta di un evento che abbiamo fortemente voluto, in perfetta continuità con le altre iniziative a sostegno della popolazione civile ucraina – spiega il sindaco Emiliano Fossi, che ha ideato e promosso assieme all’amministrazione l’evento -. Voglio ringraziare la comunità campigiana per la grande solidarietà che sta dimostrando attraverso donazioni economiche, di generi alimentari e di prodotti di prima necessità. L’arte è una forma di resistenza civile, e il teatro è da sempre luogo di pace: per questo abbiamo voluto abbinare alla leggerezza di una serata musicale anche una riflessione su quello che sta succedendo. Sono sicuro che mercoledì sarà una serata straordinaria; vi aspetto per condividere questa situazione così delicata e fare, nel nostro piccolo, tutto quello che possiamo per i nostri fratelli ucraini».