Cambiano i metodi di raccolta per cittadini e imprese. E arrivano i cassonetti “intelligenti”: obiettivo differenziata al 70% nel 2024
Differenziata oltre il 70% in cinque anni e riciclo di almeno il 55% dei materiali. E’ l’ambizioso progetto di riorganizzazione dei servizi per la città collegati al nuovo piano industriale di gestione del ciclo dei rifiuti presentato dal sindaco di Firenze Dario Nardella insieme all’assessore all’Ambiente, Cecilia Del Re, e all’Amministratore Delegato di Alia Servizi Ambientali, Alessia Scappini. Si tratta di una vera e propria rivoluzione che inzierà a ottobre e sarà destinata a incidere profondamente nelle abitudini consolidate da tempo, e qualche volta più che discutibili, dei fiorentini se è vero che come testimoniato dai dati presentati la raccolta differenziata oggi arriva a un tristissimo 55%. Il progetto prevede un piano di trasformazione dei servizi che, in maniera graduale e progressiva, coinvolgerà tutta la città entro il 2021; a questo si affiancherà una strategia di gestione dei rifiuti in linea con le più recenti disposizioni europee in materia di economia circolare. La riorganizzazione interesserà 200.000 utenze domestiche e 28.000 non domestiche, ed avverrà per aree omogenee sotto il profilo della densità urbanistica e territoriale. Centro di tutta la rivoluzione sarà come detto la massima valorizzazione del riciclo e del recupero dei materiali riducendo così sotto il 10% nel 2024 l’uso della discarica che a Nardella davvero non piace.
Gli obiettivi del piano saranno raggiunti attraverso un sistema di raccolta smart con contenitori intelligenti, in grado cioè di interagire con l’utente e con l’azienda. Potranno segnalare all’azienda la presenza di abbandoni di rifiuti al loro esterno e la necessità di procedere allo svuotamento quando pieni. Saranno anche dotati di un sistema di regolazione e tracciatura degli accessi. Smart saranno anche i nuovi cestini raccogli rifiuti compattanti che verranno posizionati nel centro storico e permettono di accogliere un quantitativo 8 volte superiore rispetto ai classici piccoli contenitori. Il primo di questi cestini è stato sperimentato con successo alla stazione di Santa Maria Novella.
UTENZE DOMESTICHE – Le aree cittadine ad elevata urbanizzazione saranno dotate di nuovi contenitori intelligenti, che prenderanno il posto di quelli fuori terra up loader. La riorganizzazione interesserà 8 aree, partendo da Milton-Oberdan, e i Quartieri 3, 4 e 5 per un totale di 148.000 utenze. Nel centro storico (circa 40.000 utenze) ci saranno 32 nuove postazioni interrate interrate che andranno ad aggiungersi alle attuali 58 per un totale di 90 postazioni complessive. Permetteranno di eliminare circa 200 cassonetti ancora presenti in alcune vie all’interno della cerchia dei viali. Nelle aree a bassa urbanizzazione (circa 13.000 utenze) sarà attivato in maniera estensiva il modello porta a porta, che interesserà le aree di confine comunale e le zone collinari, dove il servizio sarà integrale.
UTENZE NON DOMESTICHE – Per le utenze non domestiche del centro storico (circa il 40%), sarà attivato un sistema di raccolta ‘porta a porta’ per tutti i materiali. Carta e cartone saranno quindi affiancate dal ritiro domiciliare di imballaggi in multimateriale, residui organici e vetro che, per la prima volta, sarà raccolto in maniera separata da plastica e lattine. I rifiuti residui non differenziabili continueranno ad essere conferiti nelle postazioni stradali. Si partirà con la direttrice Pisana-Oltrarno, coinvolgendo poi le oltre 1.000 utenze di ristorazione del centro storico. Contemporaneamente, a partire dall’area Milton-Oberdan-Mannelli, sarà introdotta la raccolta degli imballaggi in cartone per le utenze non domestiche, coinvolgendo in questo modo 8.000 utenze, particolari produttori di questo materiale.
“Per noi – ha concluso Nardella – i rifiuti potranno diventare il più grande tesoro a nostra disposizione: potranno diventare un settore economico che dà ricchezza e lavoro”. E si pensa già a concedere incentivi sulla Tari agli utenti virtuosi.