Dopo l’arrivo nel centrodestra di Maurzio Sguanci (ex IV), il partito di Matteo Renzi potrebbe mettere sul tavolo delle candidature, in caso di accordo col centrosinistra, il presidente del Circolo Vieusseux
Campagna acquisti sfrenata nel laboratorio politico fiorentino in queste torride giornate d’Agosto. Perché in fondo quello che conta sarà presentarsi ai nastri di partenza di settembre già con una rosa di papabili e probabili candidati a sindaco nella città capoluogo di Regione. Test, questo delle amministrative di maggio, che una volta di più avrà la valenza di test nazionale per misurare con il centimetro, anzi col millimetro, coalizioni, forze in campo, alleanze e nomi spendibili da presentare agli elettori.
Così dopo l’annuncio di Forza Italia del passaggio di Maurizio Sguanci, ex Pd, ex Italia Viva e consigliere regionale del partito di Matteo Renzi che però con quasi certezza non sarà il prescelto dal centrodestra per correre al seggio più alto di Palazzo Vecchio, ecco la risposta di IV. Le solite voci di corridoio raccontano di un Renzi non particolarmente preoccupato dall’addio di Sguanci, anche se resta un po’ difficile da credere per il carattere fumantino e tremendamente vendicativo del senatore di Scandicci. Così al soglio di sindaco, nel caso di un accordo col centrosinistra, Italia Viva sarebbe pronta a candidare Riccardo Nencini da meno di un anno Presidente del Circolo Vieusseux e freschissimo arruolato come “columnist” del Riformista proprio da Renzi. Il Senatore vorrebbe un candidato di discontinuità con l’attuale amministrazione fiorentina e Nencini potrebbe essere la scelta più giusta. Da non sottovalutare il fatto che durante il Governo Renzi, Nencini occupò l’incarico di Viceministro delle infrastrutture e dei trasporti.
Consigliere comunale a Firenze agli inizi della sua esperienza politica con sindaco Giorgio Morales, Nencini nel tempo è stato presidente del Consiglio Regionale della Toscana, deputato, deputato europeo, senatore. Il 19 gennaio 2021 ha votato la fiducia in Senato al Presidente del Consiglio Conte, prendendo così le distanze dall’astensione di Italia Viva e dagli altri membri del gruppo a cui aveva deciso di aderire in precedenza. Una personalità di spicco e dalla grande esperienza politica con un curriculum pesantissimo dunque che però potrebbe essere difficile da far digerire al Pd in virtù della sua assoluta fede socialista, partito di cui è presidente. Se invece Italia Viva dovesse scegliere di correre in solitaria, la candidata naturale a questo punto sarebbe Stefania Saccardi, attuale vicepresidente della Giunta Regionale Toscana.