La variante, ora riportata nel Piano operativo comunale, riprende totalmente quella in precedenza giudicata dal Tar inefficace perché non inserita nel Poc. La soddisfazione di Nardella da Bruxelles
Nessuna sorpresa come già ampiamente annunciato dal sindaco Sara Funaro all’indomani del pronunciamento del Tar che aveva dichiarato la precedente norma inefficace proprio perché non inserita nel Poc, ma solo nel Regolamento urbanistico (Affitti brevi, ok alla riproposizione della delibera e Forza Italia annuncia il ricorso al Tar – La Martinella di Firenze). Il Consiglio riapprova la norma per bloccare le nuove locazioni turistiche brevi nel centro Unesco, inserendola stavolta nel prossimo Piano operativo comunale, e le associazioni di settore si preparano a una pioggia di ricorsi al Tribunale amministrativo regionale.
Il via libera alla delibera presentata dall’assessore all’urbanistica Caterina Biti è arrivato con 20 voti favorevoli (Pd, Avs e lista Funaro), 10 contrari, 1 astensione, 2 decisioni di non voto, più 4 assenti (tra cui anche chi per conflitto d’interessi). La variante in estrema sintesi riprende totalmente il testo del precedente documento. L’obiettivo è favorire la permanenza della residenza in centro storico e migliorare le condizioni di abitabilità attraverso l’inserimento della distinzione ‘residenza temporanea’ all’interno della tipologia ‘uso residenziale’ e stabilendo quindi il divieto di insediamento nel nucleo storico Unesco dell’uso per residenza temporanea.
“La variante adottata oggi è un segnale importante – ha detto Funaro – per una città in cui è diventato difficile trovare affitti per i cittadini che ci vivono, per quelli che vengono a studiare o a vivere nella nostra città. Abbiamo la responsabilità di dare risposte su questo tema, per avere da una parte un turismo sostenibile e dall’altra una città accessibile, che possa avere sempre più residenti. Siamo convinti dei provvedimenti presi fino a oggi e di quello che abbiamo rinnovato oggi in Consiglio comunale”. “Il tema dell’abitare e della vivibilità di Firenze – ha aggiunto Biti – come priorità di questa amministrazione; il diritto alla casa come elemento di giustizia sociale in un territorio fatto di relazioni interpersonali, proprio come intendeva il sindaco La Pira quando, inaugurando l’Isolotto, affermò che quelle erano “non case ma città”. Sappiamo bene che non basta una delibera per risolvere il problema del diritto all’abitare nei centri storici, ma questo è un primo, importante passo nella direzione giusta”.
Soddisfazione ovviamente è stata espressa dalla maggioranza Pd-Lista Funaro-AVS: “Abbiamo, fin dall’adozione del Piano Operativo nella scorsa legislatura, richiesto l’adozione di misure nazionali per porre un freno ai fenomeni del turismo di massa, che non sono solo un problema di Firenze. Per adesso, nonostante una recente apertura al confronto tra la Ministra Santanchè e la Sindaca Funaro, l’unica risposta è il cosiddetto Salva Casa che va in direzione esattamente contraria. Da qui la necessità di continuare la strada già percorsa e su cui il TAR ha dato un giudizio sul metodo e non sul merito. Nei due ordini del giorno presentati abbiamo quindi da una parte nuovamente ribadito la richiesta di una legge Salva Firenze sulla scia della legge Venezia, che consentirebbe al Comune di dotarsi strumenti realmente efficaci per favorire l’incremento dell’offerta di alloggi in locazione per uso residenziale di lunga durata, dall’altra abbiamo riportato una serie di proposte utili ad arricchire il quadro statale e regionale. La delibera approvata va dunque nella direzione di regolamentare la distribuzione delle residenze destinate alle locazioni turistiche: non si tratta quindi di un condono ma di uno strumento di tutela della residenza stabile e di quella destinata alla locazione di lunga durata, uno strumento che tutela il diritto all’abitare e la vivibilità del nostro centro storico”.
Da Bruxelles arriva anche la soddisfazione dell’ex sindaco Dario Nardella e ora Europarlamentare Pd che si dice pronto a settembre a portare la questione all’attenzione del Parlamento Europeo. “L’approvazione di una delibera sugli affitti turistici brevi che completa l’iter giuridico e ripristina il divieto nell’area Unesco di Firenze è un’ottima notizia. Occorre combattere la deregulation selvaggia degli affitti turistici brevi, restituire alle amministrazioni locali poteri di regolazione e programmazione per promuovere un modello di turismo sostenibile, nonché una politica di aiuto alle famiglie, ai giovani, ai lavoratori, per l’accesso agli affitti e agli acquisti degli immobili. È dimostrato che il fenomeno incontrollato degli affitti turistici ha letteralmente ‘drogato’ il mercato e ha reso impossibile accedere ad un appartamento in affitto o in vendita a prezzi abbordabili, non solo a Firenze ma in molte città d’arte e con un’alta concentrazione turistica. A settembre cominceremo un importante lavoro sul tema anche al Parlamento europeo per costruire un quadro condiviso di regole semplici ed efficaci che consentano il riequilibrio tra la rendita immobiliare del business turistico ed il diritto all’abitare di milioni di persone, intervenendo così in modo incisivo contro lo svuotamento e lo snaturamento dei centri storici delle città italiane ed europee”.