Da ieri sono esposti nel Cortile di Michelozzo di Palazzo Vecchio gli otto progetti finalisti selezionati dalla commissione internazionale che negli ultimi sei mesi ha lavorato per individuare il progetto migliore per la riqualificazione dello stadio Franchi e dell’area di Campo di Marte. Il progetto vincitore, come è noto, è quello realizzato dallo studio Arup, capo progettista David Hirsch. Ecco le schede degli altri quattro finalisti con le caratteristiche di ognuno dei progetti giunti al termine del Concorso internazionale di idee.
Quinto – Wilmotte Jean-Michel – progettista (capogruppo) Brugo Marco – progettista Brugo Marco – progettista Rossi Prodi Fabrizio – progettista Viviani Silvia – progettista Focardi Gianni – progettista Hanlon John – progettista Buffi Gian Pietro – progettista Neveux François – progettista. Un volume bianco, plastico e puro si adagia sullo stadio Nervi riportato allo stato originario. La struttura ha nuove curve ed un secondo ordine di spalti nella Maratona mentre viene interrotta in prossimità della torre e pensilina di Nervi, lasciandole libere. La nuova copertura delle curve originarie viene utilizzata come terrazza panoramica, collegata al parco tramite le scale elicoidali ed al di sotto vengono ricavati nuovi spazi a servizio dei cittadini. Il parco diventa un grande bosco urbano interamente percorribile e permeabile, dove al suo interno sono diffuse le attrezzature sportive e per lo svago. I flussi sono accolti nelle nuove piazze. I nuovi edifici multifunzione sono concentrati a sud-est a fianco della nuova piazza del mercato.
Sesto – Mcaslan John – progettista (capogruppo) Hooftman Eelco Douglas – consulente Bullett Paolo – consulente Jessen-Pike Victoria – consulente Wise Chris – consulente Ezechieli Carlo – consulente Feliciangeli Dario – consulente Bottini Aldo – consulente Baroni Giuseppe – collaboratore Boeri Stefano – consulente Pease Martin – consulente. Il progetto ha lo scopo di massimizzare l’ambiente naturale e per questo motivo le funzioni vengono concentrate lungo due direttrici, che al contempo costituiscono il principale collegamento nord-sud ed est-ovest: una dorsale per la comunità (the community spine), con funzioni commerciali, per il tempo libero, spazi culturali, luoghi di lavoro, e una dorsale dello sport (the sport spine) lungo viale Paoli. Una grande piazza ai piedi della torre di maratona funge da raccordo tra il parco e lo stadio. Il nuovo stadio prevede un nuovo volume collocato a cinque metri sopra la struttura esistente, in modo da separare in maniera netta il vecchio e il nuovo. Vengono realizzate due nuove curve più vicine al campo da gioco, e un nuovo ordine su parte della maratona. Lo spazio ricavato dietro le nuove curve viene utilizzato per le nuove funzioni, come spazi per bar ospitalità, lounge, servizi.
Settimo – Sharkey Declan – progettista (capogruppo) Dini Luca – progettista Amaro Giuseppe Gaspare – progettista Buson Massimo – progettista Maffeis Massimo – progettista Aresi Gianpiero – consulente. Il nuovo Campo di Marte è concepito come un parco urbano accessibile al pubblico, senza recinzioni e barriere, che si apre ai visitatori e alla comunità creando una serie di paesaggi ondulati che circondano lo stadio con un linguaggio architettonico ispirato alle colline di Firenze. Il patrimonio sportivo del sito è un’ispirazione trainante per creare un nuovo ambiente verde e sostenibile dove lo sport è libero e accessibile. Il progetto dello stadio introduce nuove strutture che si inseriscono interamente all’interno dell’opera originale, ottenendo un edificio in grado di ospitare eventi internazionali di alto livello e allo stesso tempo offrendo alla cittadinanza uno spazio pubblico inclusivo.
Ottavo – Marg Volkwin Georg Gerhard – progettista (capogruppo) Milan Maurizio – progettista Di Martino Michele – progettista Ferrero Sergio – progettista Consonni Giovanni – progettista Parolotto Federico – progettista Graziano Gian Vito – progettista Stockhusen Knut – progettista Krüger Ulrich – progettista. Il parco è strutturato come uno spazio aperto e unitario costituito da aree boschive, ampi prati e una moltitudine di percorsi che si intrecciano tra loro, i due principali sono ad arco e si incontrano al centro del parco; in corrispondenza degli “snodi” trovano posto il mercato rionale, lo skate park e altre funzioni. Nella porzione Nord vengono realizzati edifici con funzione commerciale, direzionale e turistico ricettiva. La palestra della Fiorentina è integrata nel parco, la Polisportiva Affrico viene dotata di un palazzetto polifunzionale da 700 posti e per lo stadio di baseball si prevede un nuovo edificio per spazi di servizio. Lo stadio di Nervi viene liberato da superfetazioni e riportato alla configurazione originale. Il progetto prevede la realizzazione di nuove curve più vicine al campo raccordate alle tribune principali esistenti che continuano ad essere utilizzate. La copertura è rivestita da una membrana di vetro traslucida con pannelli fotovoltaici integrati. Negli spazi sottostanti le nuove curve sono concentrate nuove funzioni (polo museale, sala tifosi, nursery, etc) mentre le aree hospitality sono previste sotto le tribune principali.