Lo ha annunciato a margine di un convegno il sindaco Dario Nardella. Adesso si aspetta un cenno della Fiorentina
Arriva il parere positivo da parte del Ministero della cultura al progetto di restauro dello stadio Franchi. Lo ha annunciato il sindaco di Firenze Dario Nardella, a margine di un convegno in svolgimento oggi a Firenze. “Abbiamo una buona notizia da dare – ha esordito – perché il 30 giugno scorso è arrivato il parere positivo del ministero della Cultura al progetto dello stadio ‘Franchi’. Siamo felicissimi, ringrazio il segretario generale del ministero Salvo Nastasi e la direttrice generale, l’architetto Galloni, per la tempestività e la velocità con cui è arrivato questo parere, prima perfino del previsto, il che ci consente di procedere molto velocemente approvando in giunta la delibera per il progetto di fattibilità tecnico-economica e poi passando alla progettazione successiva definitiva da parte dello studio Arup“.
Ha continuato il sindaco “siamo estremamente contenti perché sostanzialmente il parere darà il via libera a tutte le osservazioni che sono state fatte, accoglie il progetto e tiene conto anche delle indicazioni che sono emerse nella conferenza dei servizi. Devo ringraziare il ministero, lo farò personalmente col ministro Franceschini, che domani verrà a Firenze per inaugurare il museo della lingua e a questo punto andremo avanti perché questo ulteriore scoglio del parere del ministero, dell’ufficio e della direzione generale è stato superato ed è stato superato a pieni voti, grazie anche alla collaborazione del ministero stesso”. Quanto alle perplessità del sovraintendente Pessina, il primo cittadino fiorentino è telegrafico: “Ognuno ha portato le sue indicazioni, poi la decisione finale spetta al Ministero che – come ha detto – ha dato l’ok al progetto. Non c’è stato alcun cambio importante rispetto al prospetto iniziale”.
E la Fiorentina? Silenzio assoluto, almeno per il momento, come già fece in occasione della presentazione del masterplan del progetto prima e del piano di fattibilità tecnica-economica dopo, e malgrado le dichiarazioni fin troppo dolci dello stesso Nardella sulle riunioni del tavolo di lavoro Palazzo Vecchio-Società di cui nessuno sa nulla. Un silenzio che continua rimanere pesantissimo.