Tomasi, candidato in pectore per i meloniani, per il momento stempera la polemiche. Ma Baroncini sottolinea: “Rappresenta in pieno istanze, valori, progetti del Carroccio toscano”
![](https://i0.wp.com/www.lamartinelladifirenze.it/wp-content/uploads/2025/02/elena-meini2.jpg?resize=567%2C268&ssl=1)
Sarà Elena Meini il candidato della Lega alla presidenza della Regione Toscana, con tanti saluti quindi alla possibilità di una scelta condivisa da tutte le forze del centrodestra almeno in questa prima fase delle consultazioni: perché è chiaro che ce ne saranno altre e che sulla scelta finale avrà un peso non indifferente lo scacchiere a livello nazionale su cui spicca naturalmente la candidatura a Governatore del Veneto. Il nome ricorrente era quello dell’attuale sindaco di Pistoia Tomasi, Fratelli d’Italia, già da tempo in campo come candidato in pectore, che avrebbe probabilmente potuto avere più possibilità di contendere Palazzo Strozzi Sacrati al centrosinistra. Perché con l’uscita dei salviniani arrivata nel corso di una conferenza stampa congiunta sul tema bollente del fine vita, è chiaro che Tomasi non ne esce rafforzato, anzi: favorendo così l’impressione – che tutti invece vogliono scansare – di un centrodestra diviso.
![](https://i0.wp.com/www.lamartinelladifirenze.it/wp-content/uploads/2025/02/alessandro-tomasi-sindaco-Pistoia.jpg?resize=1024%2C770&ssl=1)
Meini, 37 anni, è attuale capogruppo della Lega in Regione. «Crediamo in lei – ha detto il segretario regionale Luca Baroncini, dopo il direttivo che ha ufficializzato il nome -. Rappresenta in pieno istanze, valori, progetti della Lega Toscana e crediamo che possa presto diventare il candidato di tutta la coalizione. Stiamo recuperando consensi, come dimostra il +14% dei tesserati in Toscana. Siamo convintamente all’interno del centrodestra, ribadendo al contempo la nostra posizione che su alcuni temi è diversa». “Riteniamo di dover decidere nel più breve tempo possibile” – ha dichiarato ancora Meini, non nascondendo che il tema della candidatura si scioglierà a livello nazionale, “mettendo in campo ognuno la nostra classe dirigente. La Lega ha scelto il mio nome che sarà portato al tavolo, come ha già fatto Fdi, per discutere insieme la scelta».
![](https://i0.wp.com/www.lamartinelladifirenze.it/wp-content/uploads/2023/08/stella.jpg?resize=822%2C547&ssl=1)
Proprio Stella che non ha mai visto di buon occhio la possibile candidatura Tomasi aggiunge: «Mi auguro che ci riuniremo il prima possibile per fare un ragionamento tutti insieme su programma e persone. Quando sarà il momento, Forza Italia tirerà fuori il nome o una rosa di nomi, consapevole che lo scacchiere è nazionale. Siamo legati a un ragionamento di carattere nazionale, primo tema tra tutti la candidatura del governatore in Veneto». E Tomasi? Ha cercato di stemperare il tutto probabilmente per prendere tempo e vedere come si dice in gergo “che quaglie passeranno”. “È assolutamente legittimo che un partito faccia un nome e abbia da proporre qualcuno. Dobbiamo arrivare prima possibile a una sintesi, ma più movimento c’è e più ci aiuta. Inoltre conosco Elena Meini, siamo molto amici, e ne ho profonda stima».