Contestata dalla base la scelta dei vertici nazionali dopo il sussurato passaggio del vicepresidente del Consiglio Regionale alla Lega. “Faremo campagna elettorale per Cellai”
Che faccio, resto? No, vado. No, vai allora rimango. La telenovela forzista è finalmente arrivata al capolinea. Marco Stella, vicepresidente azzurro del Consiglio Regionale, resterà in Forza Italia e sarà il capolista nel collegio di Firenze 1 con buona pace di Jacopo Cellai e di molti altri berluscones che non hanno per niente gradito la decisione presa nelle stanze romane da Antonio Tajani e Licia Ronzulli.
Il perché è fin troppo chiaro, dal momento che Stella fino all’ultimo ha condotto una trattativa per approdare armi, bagagli e soprattutto pacchetto voti non indifferente sotto le insegne della Lega. Non a caso negli ultimi giorni sulla pagina ufficiale Facebook del vicepresidente i simboli di Forza Italia erano misteriosamente spariti (e lo sono anche oggi mentre scriviamo…). Poi però Salvini ha tirato fuori la sorpresa Giovanni Galli e i margini si sono improvvisamente ristretti anche perché l’ex portiere di Fiorentina, Milan e Nazionale è l’unico candidato nel listino bloccato.
Da qui alla scelta di restare negli “azzurri” il passo è stato breve e si è tirato dietro anche i mugugni pesanti della base forzista che adesso minaccia di fare campagna elettorale soltanto per Cellai capogruppo del partito a Palazzo Vecchio con tanta esperienza politica e istituzionale alle spalle. “Tajani e Ronzulli hanno scelto Stella – sibilano alcuni esponenti del partito che preferiscono rimanere anonimi – e noi adesso ci spenderemo per Jacopo di cui abbiamo totale fiducia”. Pensare di escludere Stella dalla competizione elettorale tuttavia sarebbe stato molto difficile proprio per via del famoso pacchetto voti ricordato poco sopra che può sempre tornare utile in una piazza da sempre ostica per il centrodestra come quella di Firenze.
Se ci sarà una pace armata tra i due, come disse Lucio Battisti lo scopriremo solo vivendo ma al momento l’ipotesi rimane fortemente impraticabile. Per il resto ad Arezzo capolista sarà Alessio Mattesini, attuale presidente del consiglio comunale della città e storico militante azzurro. Dietro di lui i consiglieri comunali Angelo Rossi e Nicola Gentile, il primo ancora ad Arezzo il secondo a Marciano della Chiana, e Lina Bertelli che opera nel settore del turismo e dell’ospitalità. Definiti anche gli altri capolista: Sandro Marrini a Grosseto, Stefano Benedetti a Massa Carrara, Chiara Tenerini a Livorno, Riccardo Buscemi a Pisa (capogruppo in consiglio comunale), Massimo Boni a Pistoia, Maria Concetta Raponi a Siena: tutti coordinatori provinciali del partito. Infine a Lucca confermatissima la ricandidatura per il consigliere regionale uscente Maurizio Marchetti.