Sciolti i dubbi sulla composizione della squadra. Pierguidi si ritira e nella Piana la candidatura forte è quella di Alessandro Martini
Stritolato da quattro pesi massimi, e anche dal gioco delle correnti che nel Pd continuano a rimanere fortemente agitate, alla fine a Michele Pierguidi che pure nei giorni scorsi aveva raccolto le firme necessarie battendo a tappeto Campo di Marte non è rimasto altro che fare un passo indietro. E così il presidente del Quartiere 2 in un lungo post affidato a Facebook ha ufficializzato la sua rinuncia alla corsa per le Regionali di settembre.
“Con senso di responsabilità – scrive Pierguidi – ho deciso di ritirare la mia candidatura. Oggi posso dirmi sicuro che nel collegio di Firenze, accanto alle quattro candidate, ci siano quattro uomini di grande valore, amici e compagni che stimo e con cui ho condiviso tanto in questi anni, dal punto di vista politico e amministrativo, ma anche personale e umano. Sono certo quindi che il Pd fiorentino sarà ottimamente rappresentato, e credo che ritirare la mia candidatura contribuirà a rendere più serena la scelta”.
I quattro nel collegio Firenze città saranno l’ex assessore comunale Massimo Mattei (un graditissimo ritorno il suo nell’agorà politico fiorentino che però non aveva mai del tutto abbandonato), Andrea Vannucci, attuale assessore al welfare e alla sicurezza, la cui strada è completamente spianata dopo l’assoluzione con formula piena nella vicenda della gestione delle piscine comunali Paganelli e San Marcellino per la quale il Pm aveva chiesto un anno e quattro mesi di reclusione, Roberto d’Ippolito vice presidente della Fondazione Caponnetto e infine Iacopo Melio, attivista dei diritti dei disabili e scrittore, imposto dalla corrente Zingarettiana del partito che lo vorrebbe anche come capolista.
Melio nelle ultime ore si è reso protagonista di una gaffe, sicuramente involontaria, che però ha messo in forte imbarazzo il Pd. Rispondendo su Facebook a una domanda se un elettore può votare lui e un altro partito perché “le politiche anti ambientali di Giani non riesco a digerirle” (il voto disgiunto), il neo candidato ha risposto candidamente di sì “puoi votare un altro partito e poi mettere la croce sul mio nome” provocando di fatto un polverone. Insomma un avvio non propriamente azzeccato.
La componente femminile sarà rappresentata dal vicesindaco di Firenze Cristina Giachi, pronta a contendere a Melio la capolistatura. Dario Dardella ha riunito i suoi fedelissimi alle serre Torrigiani e l’indicazione che ne è venuta fuori è molto secca: Giachi a tutti i costi. Il capolista fiorentino però verrà scelto nella direzione regionale di venerdì prossimo. Con lei in corsa ci saranno Maria Federica Giuliani, vicepresidente del Consiglio Comunale, Irene Micali e un quarto nome che verrà reso noto oggi.
Nel collegio della Piana infine ci sarà un altro elemento di spicco della Giunta Nardella a correre: Alessandro Martini, assessore alla cultura della memoria ed ex vicesindaco di Sesto Fiorentino. Qui la matassa è più difficile da sbrogliare perché i posti sono due e i contendenti tre: oltre a Martini aspirano a Palazzo del Pegaso Fausto Merlotti (segretario Pd di Scandicci, vicino a Eugenio Giani) e Leonardo Cappellini vicesindaco di Lastra a Signa.