Via libera dal segretario nazionale Tajani, così gli aspiranti diventano quattro. Ma potrebbero essere anche cinque se Noi Moderati rivendicherà un proprio candidato (potrebbe essere Giorgio Silli)
E adesso la corsa alla candidature del centrodestra per le elezioni regionali diventa una corsa a quattro. Già perché Forza Italia, dopo l’ufficializzazione di Elena Meini da parte della Lega e la candidatura in pectore del sindaco di Pistoia Alessandro Tomasi (Fratelli d’Italia) gli azzurri hanno deciso di far scendere in campo Deborah Bergamini (parlamentare toscana) e il capogruppo in Consiglio Regionale Marco Stella.
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Diversità di vedute che potrebbe addirittura portare a una frattura nella coalizione che governa a livello centrale? Stella assicura di no, anche se è evidente che la scelta operata dimostra l’estrema insofferenza verso il candidato proposto dai meloniani che all’esponente forzista non è mai stato molto simpatico, soprattutto da quando Tomasi (molti rumors lo indicano come il vero, unico, possibile contendente la poltrona di Eugenio Giani a Palazzo Strozzi Sacrati) in tempi non sospetti ha iniziato a lavorare in questo senso e con la benedizione del plenipotenziario di Meloni in Toscana Giovanni Donzelli.
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Stella allontana anche l’idea che la sua sia stata un’autocandidatura e sottolinea che quanto deciso è stato concordato e sottoscritto a Roma con il segretario nazionale Antonio Tajani. «Perché pensiamo che allargare la rosa arricchisca il centrodestra e dia la possibilità al tavolo nazionale di scegliere la donna o l’uomo migliori – ha detto –. Abbiamo il profilo nazionale ed europeo di Bergamini e la mia esperienza più territoriale». Anche se qualche dubbio legittimo resta. Dal canto suo Bergamini si è detta a “disposizione del partito, della coalizione di centrodestra e dei cittadini toscani per imprimere una svolta, nel solco della libertà, a una regione che rappresenta il segno tangibile del potere ideologizzato della sinistra. Sono pronta a impegnarmi per garantire l’unità del centrodestra, valore irrinunciabile per costruire la nostra idea di buongoverno».
Ma le sorprese potrebbero non essere finite perché voci di corridoio indicano come quasi per certa la presenza con un proprio candidato anche di Noi Moderati di Maurizio Lupi che proprio qualche giorno fa fra le sue fila ha accolto il consigliere comunale Luca Santarelli, transfuga dalla maggioranza di centrosinistra che governa Firenze e dalla Lista Funaro. In questa coso il nome più accreditato sarebbe quello del coordinatore regionale e sottosegretario agli Esteri Giorgio Silli. Situazione dunque più che fluida in attesa poi di un incontro nel quale scegliere il candidato definitivo. I tempi però potrebbero essere non così tanto brevi, in attesa poi di conoscere la data esatta delle elezioni (27 e 28 ottobre?) e magari a ritrovarsi a fare una corsa contro il tempo.