Circa 400 le attività distribuite tra musei, biblioteche, nidi e siti istituzionali. Funaro: “Importante occasione per divertimento, socializzazione e apprendimento”
È stata un’edizione speciale, quella di Firenze dei Bambini 2022 – Qua la mano, che segnala un graduale ritorno alla normalità dopo due anni di “contingentamento” a causa delle misure adottate durante la pandemia da Covid 19. Quasi 20mila le persone – tra bambini e adulti (il doppio rispetto all’edizione 2021) che hanno partecipato alle circa 400 attività distribuite nella tre giorni fiorentina organizzata dal Comune di Firenze e da MUS.E nel weekend tra il 13 e il 15 maggio. La manifestazione si è chiusa con un grande concerto organizzato in collaborazione con la Fondazione Teatro del Maggio Musicale Fiorentino nella cavea del teatro.
Le famiglie con bambini hanno mostrato un gran desiderio di tornare a vivere la città e i suoi eventi partecipando con entusiasmo alla miriade di eventi organizzati nel fine settimana nei vari luoghi che hanno ospitato il festival: da Palazzo Vecchio all’Istituto degli Innocenti, dalla Biblioteca delle Oblate alla new entry di Montedomini, dal Complesso di Santa Maria Novella a MAD Murate Art District senza dimenticare le biblioteche e i nidi del Comune di Firenze, i musei, le biblioteche e le istituzioni che hanno arricchito la kermesse con proposte originali, tutte all’insegna del senso di socialità e di comunità.
“Quest’anno è stata un’edizione speciale con numeri da record – ha detto l’assessore all’Educazione Sara Funaro -: con la partecipazione di ben 20mila persone, tra bambini e adulti, alle 400 attività organizzate nei tre giorni di ‘Firenze dei bambini’ abbiamo raddoppiato le presenze dello scorso anno. Ci auguriamo che il prossimo anno saremo ancora più numerosi. Un grazie speciale va a MUS.E, ai dipendenti della Direzione Istituzione del Comune e a tutti coloro che hanno contribuito a rendere possibile l’edizione 2022 della manifestazione”.
“Le numerose e belle iniziative che si sono svolte in città – ha concluso Funaro – sono state occasione di apprendimento, divertimento e socializzazione, quest’ultima un’esigenza molto sentita e necessaria, soprattutto per i più piccoli dopo l’isolamento sociale e le restrizioni imposte dalla pandemia