Il fatto avvenne a settembre nei pressi della fermata della tramvia di Cascine. La vittima fu anche presa a calci e pugni nel tentativo di rubargli marsupio e zaino da lavoro
In tre la scorsa estate avevano rapinato un rider della preziosa bicicletta con la quale effettuava le consegne nei pressi della fermata della tramvia alle Cascine. Adesso per quel fatto e per altri reati commessi tra Firenze ed Empoli tre cittadini egiziani sono stati arrestati e condotti al carcere di Sollicciano dalla Polizia in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Firenze, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo toscano. Si tratta di tre giovani di età compresa fra i 18 e i 23 anni.
Secondo quanto ricostruito, il rider, un giovane di origine straniera, nel pomeriggio stava andando a ritirare una consegna in un ristorante, quando sarebbe stato improvvisamente aggredito dai tre, in concorso con altri due al momento rimasti ignoti, che gli avrebbero letteralmente strappato via la bici del valore commerciale di circa 2.500 euro facendolo cadere. Mentre il malcapitato era a terra, lo avrebbero poi colpito con dei calci al volto, cercando inoltre di portargli via anche il marsupio e lo zaino da lavoro. Nel corso della rapina sarebbe saltato fuori anche un coltello, utilizzato per minacciare il rider che alla fine sarebbe riuscito a fuggire a piedi e a chiamare i soccorsi. Le indagini della Squadra Mobile si sono subito concentrate sulle immagini del sistema di videosorveglianza della zona. I Falchi non ci hanno messo molto ad individuare le tre persone sospette già note alle forze di polizia. Il 23enne fra l’altro in quel periodo era sottoposto all’obbligo di firma in Questura, dove non avrebbe mancato di presentarsi agli appuntamenti accompagnato proprio dai due amici, poi finiti nei guai insieme a lui.
Tutti e tre sono finiti al carcere di Sollicciano in relazione all’estrema gravità della rapina messa a segno nei confronti del rider, restando indagati, a vario titolo, anche per altri reati contestati singolarmente nell’ordinanza. Il GIP ha infatti evidenziato la grande sproporzione di forze con il rider aggredito nonché le sensazioni di impunità e sicurezza dei rapinatori, rilevate dalle circostanze con le quali si sarebbe consumato il violento episodio.