Prima nazionale il 18 agosto per il nuovo spettacolo dell’attore, regista e sceneggiatore, volto notissimo delle fiction Rai e Mediaset. Alla scoperta dei tanti amori del compositore e delle sue innumerevoli passioni
Le donne, i cavallier, l’arme, gli amori. No no, fermi tutti qui non si tratta di Ludovico Ariosto e del suo Orlando Furioso. Le donne e gli amori però anche in questa vicenda hanno una importanza decisiva, fondamentale. Perché rappresentano il tratto distintivo assoluto di uno dei compositori più amati e conosciuti: il cui successo ha travalicato ogni confine consegnando lui, le sue opere, ma soprattutto le sue eroine timide e disperate alle volte, volitive e estremamente decisioniste altre volte ma tutte pronte a immolarsi per amore, all’immortalità.
Renato Raimo, attore, regista, sceneggiatore, volto notissimo di importanti fiction targate Rai e Mediaset come Don Matteo, Cento Vetrine, Un Posto al sole questo lo sa benissimo. E proprio partendo da qui ha messo in scena“L’altro Giacomo” dedicato a un Puccini inedito, intimo, da conoscere al di là della sua musica. Lo spettacolo andrà in scena il 18 agosto in prima nazionale, nell’auditorium Caruso a Torre del Lago, nell’ambito del cartellone di eventi collegati al 67° Festival Pucciniano. Raimo restituisce un Puccini bello e affascinante, molto aderente al personaggio che creò il Maestro per se stesso: e se l’azione scenica anziché nell’auditorium si fosse svolta all’interno della Villa del compositore, situata a pochi metri, ci si sarebbe aspettati di vederlo entrare da un momento all’altro con quel suo linguaggio schietto e le battute taglienti che erano un po’ il suo marchio di fabbrica: magari parlando dell’ennesima battuta di caccia fatta con gli immancabili amici.
“L’altro Giacomo”, una coproduzione Rec srl e Fondazione Festival Pucciniano, scritta da Renato Raimo insieme a Kris B. Writer, è un viaggio che inizia per le vie di Lucca dove poco più che maggiorenne Giacomo trova “un’incantevole preda”, Elvira, la moglie del macellaio Gemignani, che diventerà compagna e moglie fedele di una vita e che suo malgrado dovrà condividerlo con altri amori travolgenti: come la minorenne viaggiatrice Corinna corista del teatro Regio di Torino, prima relazione extraconiugale del compositore, tanto importante da mandare in crisi il rapporto con la futura moglie, che con lui “poteva osare l’inosabile”, salvo poi far intervenire Giulio Ricordi per rimettere le cose a posto anche attraverso l’esborso di una sostanziale “buona uscita”, o la baronessa Josephine, capace di commuoversi non appena l’orchestrina del Caffè Margherita attacca un’aria di Bohème nella calda estate viareggina. Amori e passioni, incontri in giro per l’Italia e non solo, per poi fare ritorno sempre in Versilia e a Torre del Lago in particolare, il suo “gaudio supremo, paradiso, eden, empireo, turris eburnea, vas spirituale, reggia … abitanti 120, 12 case. Paese tranquillo, tramonti lussuriosi e straordinari …”.
L’anteprima dello spettacolo si è tenuta il 10 luglio scorso nello stesso auditorium che ospiterà la prima, organizzata dal Consolato del Principato di Monaco a Firenze nell’ambito della rassegna annuale “A cena con”. Insieme a Renato Raimo sul palco ci saranno Francesca Orsini nel ruolo di Elvira, il Marco Miglierra e il soprano Francesca Maionchi con Francesco Barbagelata al piano. Sì, perché inframezzate alla narrazione scenica ci sono anche le arie più famose e amate del Maestro. Un’occasione in più per risentirle e magari commuoversi davanti a “Tanto amore segreto, e inconfessato” riprendendo la famosissima aria di Liù nella Turandot. Per i biglietti del 18 agosto: biglietteria lunedì-venerdì 9–12.3014.30–18, sabato 9.30–12.3015–18; il giorno dello spettacolo 10–12.30 16–21.15, 0584 359322, http:puccinifestival.tm.bestunion.com, ticketoffice@puccinifestival.it, www.vivaticket.com.