L’autrice ecuadoriana presenterà il suo romanzo, definitivo dal New York Times come uno dei migliori dell’anno, alla Libreria Brac venerdì 11 marzo: primo appuntamento degli incontri letterari della Città dei Lettori
È stato salutato dal New York Times come uno dei romanzi migliori dell’anno “Questo mondo non ci appartiene”, il lirico e visionario esordio dell’autrice ecuadoriana Natalia García Freire che, venerdì 11 marzo alle 18.00 presso la Libreria Brac (via dei Vagellai 18r) aprirà un nuovo anno di incontri letterari firmati La città dei lettori, progetto di Fondazione CR Firenze e Associazione Wimbledon APS. Docente di scrittura creativa e giornalista, García Freire racconterà al pubblico la sua originalissima indagine sul confine tra bene e male, sacro e profano, lucidità e follia, in dialogo con la linguista Vera Gheno. Durante la presentazione sarà inoltre aperta la campagna di tesseramento all’Associazione Wimbledon APS: ciascuna donazione andrà a sostenere la realizzazione dell’edizione 2022 del festival La città dei lettori. La serata è in collaborazione con Libreria Brac di Firenze e Cesvot (ingresso libero con green pass e documento d’identità fino a esaurimento posti. Info: www.lacittadeilettori.it).
Edito da SUR, “Questo mondo non ci appartiene” racconta la storia di Lucas, che torna alla casa dei genitori per trovarla invasa da due sconosciuti. La casa appare intatta, ma tutto è cambiato, a partire dal giardino tanto amato dalla madre, ora un trionfo di desolazione. Il ritorno segna un lungo dialogo del protagonista con il padre morto, nel disperato tentativo di rimettere insieme i pezzi di una vita ormai perduta. Che fine ha fatto Josefina, sua madre? E perché il padre ha aperto la porta a Felisberto ed Eloy, che ora sembrano essersi impossessati di ogni cosa? Di fronte al crollo dell’unico mondo che conosce, Lucas troverà conforto nel minuscolo universo degli insetti, punto d’unione fra l’uomo e la terra. In mancanza di amici, figure di riferimento, perfino genitori, a fargli compagnia nelle eterne giornate passate nei campi sono libellule, bruchi, formiche, mosche, cavallette, scorpioni e ragni, veri padroni del mondo naturale ed esempi anatomici e sociali pressoché perfetti, che lo aiuteranno a dissipare i segreti che avvolgono la sua famiglia e a tramare la propria vendetta.