Il giardino di Borgo Allegri adesso ha un’area giochi inclusiva e un nuovo albero dedicati a Uberto Ardovini, professionista stimatissimo scomparso improvvisamente un anno fa. Oggi il sopralluogo di Sindaco e Giunta. Nardella: “Per lui è sempre stato il suo cielo”
Da oggi il giardino di Borgo Allegri ha un’area giochi inclusiva e un nuovo albero dedicati al ricordo di Uberto Ardovini, stimatissimo professionista, responsabile per il settore informatico del Pd fiorentino e candidato alle amministrative del 2019 per il consiglio di quartiere 1, improvvisamente scomparso a 63 anni durante il primo lockdown a causa di un male incurabile. E’ il risultato della campagna di crowdfunding ‘Il cielo di Uberto’ lanciata a gennaio scorso dalla moglie Elena, che ha consentito di dotare il giardino e di donare alla città un’altalena inclusiva e due giochi musicali con campana tubolare e piano xilofono; ma anche di mettere a dimora un nuovo albero nell’area verde (https://www.lamartinelladifirenze.it/giochi-musicali-un-albero-e-unaltalena-per-uberto-ardovini/) .
Al sopralluogo per il completamento dei lavori, in occasione dell’anniversario della scomparsa di Uberto, erano presenti oggi il sindaco Dario Nardella e la giunta. “Il cielo di Uberto è sempre stato il giardino di Borgo Allegri – ha detto il sindaco Dario Nardella -, un posto a lui tanto caro nel cuore di Firenze. Grazie alla raccolta fondi lanciata a gennaio da Elena, oggi questo luogo speciale della nostra città è diventato ancora più bello e inclusivo”.
“Il giardino di Borgo Allegri è un prezioso lembo di terra verde nel cuore di Firenze – ha aggiunto l’assessore all’Ambiente Cecilia Del Re -, in mezzo a tanti palazzi e condomini, dove i bambini di tutto il quartiere si riversano dopo scuola per giocare insieme. In memoria di Uberto Ardovini, che su quel giardino si affacciava ogni giorno dalla sua finestra con il suo sorriso rassicurante, grazie alla raccolta fondi lanciata da Elena e alla generosità dei cittadini è stato possibile attrezzarlo con un’altalena inclusiva e con i primi giochi musicali presenti in un giardino pubblico, mettendo a dimora anche un albero a lui dedicato”.