Tremila mattonelle per una superficie di 260 metri quadrati. E’ l’opera dei volontari di File che sarà esposta in piazza Ognissanti domenica 29 maggio per ricordare l’importanza delle cure palliative
Hanno lavorato per mesi coi gomitoli di lana, i ferri e l’uncinetto. Alla fine è venuto fuori un mantello gigante di 260 mq, costituito da 3mila “mattonelle” di stoffa unite tra loro, che sarà esposto in piazza Ognissanti domenica 29 maggio dalle 9 alle 20, nella Giornata Nazionale del Sollievo. E’ il mantello delle Cure Palliative, un’opera d’arte unica nel suo genere realizzata nel periodo della pandemia da circa 100 persone, tra volontari e sostenitori di File, Fondazione italiana di leniterapia: un mantello a forma di aquilone che simboleggia il prendersi cura, l’accogliere e il proteggere.
Patrocinato dal Comune di Firenze e organizzato in collaborazione con Cna Firenze, Federalberghi Firenze e con le Associazioni di quartiere “Borgo Ognissanti” e “Ponte Vecchio”, “I Colori della Vita”, racconta attraverso il mantello, già esposto nel maggio dello scorso anno in Piazza delle Carceri a Prato, una storia di resistenza di tante persone che si sono unite intorno a questo progetto per testimoniare il valore della vita sempre, anche nelle sue fasi più difficili e delicate, come il fine vita. L’iniziativa nasce nella primavera 2020, durante il lock-down, da un’idea dei volontari pratesi di File. Ha fatto da guida il principio ispiratore “ogni punto a maglia si intreccia all’altro, così come ogni vita si intreccia all’altra”, grazie al quale sono state realizzate migliaia di mattonelle che sono poi andate a comporre il Mantello.
«Attraverso “I Colori della Vita”- spiega la presidente di File, Livia Sanminiatelli Branca – abbiamo voluto contribuire a fare chiarezza sul significato delle Cure Palliative e sulla loro importanza e, proprio per questo motivo, abbiamo scelto la Giornata Nazionale del Sollievo per presentare il nostro Mantello alla comunità fiorentina».
Ma perché proprio un mantello? Un errore comune è associare il termine “palliativo” al concetto di “inutile”. È l’etimologia stessa del termine, però, a smascherare lo sbaglio: la parola deriva dal latino pallium, mantello, ed evoca l’idea di protezione. Un modo di agire che affonda le sue radici nel culto di San Martino e in un episodio particolare della sua vita quando ancora soldato dell’Impero Romano, durante una ronda notturna divise il suo “pallio” con un mendicante sofferente per il freddo. Ecco perché il mantello di San Martino è diventato il simbolo del prendersi cura, dell’accogliere e del proteggere, così come le Cure Palliative si prendono cura delle persone nella malattia. File, Fondazione Italiana di Leniterapia, da 20 anni offre cure palliative gratuite a domicilio, sui territori di Firenze, Prato e delle loro province, in Hospice e presso gli Ospedali di Careggi e di Santa Maria Annunziata. Le équipe sanitarie e i volontari di File accompagnano chi non può guarire in un percorso di cura personalizzato, in cui vengono leniti il dolore e la sofferenza fisica, senza trascurare gli aspetti psicologici, relazionali, sociali, spirituali. E aiutano anche i familiari dei malati, orientandoli e coinvolgendoli attivamente in tutte le fasi dell’assistenza, supportandoli anche dopo la perdita del proprio caro (Per informazioni: 055 2001212 – www.leniterapia.it).