Sinistra Progetto Comune intenzionata a presentare un’interrogazione per il ripristino dell’impianto distrutto da un incendio doloso lo scorso 23 aprile. “Sono passati molti mesi e non ci sono segnali di ripresa di un servizio molto apprezzato”
Quando tornerà attivo il fontanello di Viale Manfredo Fanti? Se lo chiedono Antonella Bundu e Dmitrij Palagi (Sinistra Progetto Comune) che sulla vicenda presenteranno prossimamente una interrogazione in Consiglio. L’impianto è fuori uso da metà aprile quando, a causa di uno stupido atto vandalico perpetrato da una banda di bulletti annoiati, è stato distrutto nel rogo che ha bruciato un carrello dell’Esselunga pieno di libri conservati nel retro della struttura (https://www.lamartinelladifirenze.it/forse-una-baby-gang-autrice-del-rogo-al-fontanello-di-viale-fanti/). Fino a questo momento i numerosi e ripetuti solleciti sia al presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi che a Publiacqua non hanno sortito alcun effetto e per questo adesso arriva l’iniziativa del gruppo di minoranza.
“Sono passati molti mesi – dicono – ma al momento l’area risulta ancora transennata e non ci sono segnali di un ripristino di un servizio richiesto dalla cittadinanza. Ci sono arrivate richieste di spiegazioni e di garanzie di rapido intervento: per questo depositeremo un’interrogazione, che possa dare conto delle ragioni di questi tempi trascorsi invano e di quale sia il calendario previsto”. Il 23 aprile, intorno alle 7 del mattino, un incendio appiccato da mani ignote, oltre a mandare in fumo i pochi libri conservati nella parte posteriore dell’erogatore e un vecchio tavolino appartenenti a una persona anziana la cui unica colpa era quella di cercare di vendere i volumi usati per racimolare qualche euro in più, aveva completamente distrutto il “casottino” procurando un fortissimo disagio alla collettività con i suoi 850mila litri di acqua frizzante e naturale refrigerata erogati ogni anno e costringendo i fruitori del fontanello a recarsi da altre parti per attingere acqua.
All’epoca il vicesindaco Alessia Bettini aveva fermamente condannato il gesto che aveva provocato un danno di circa 50mila euro e Publiacqua aveva assicurato che il servizio sarebbe stato ripristinato al più presto. Invece fino a questo momento non se ne è fatto di nulla: l’unica novità è che nel frattempo sono stati portati via i materiali bruciati. Poi più nulla. Adesso in arrivo l’interrogazione di Sinistra Progetto Comune.