Blitz di Carabinieri e Municipale a seguito delle ripetute segnalazioni dei residenti. A Certaldo e Castelfiorentino finiscono dietro le sbarre per spaccio e resistenza a pubblico ufficiale
Polizia Municipale e Carabinieri entrano nell’ostello abbandonato del Salviatino che dovrebbe diventare (non si sa quando) l’ennesimo residence o studentato di lusso e ci trovano accampato in una delle stanze un 23enne tunisino che finisce in manette per detenzione di stupefacenti ai fini di spaccio. E’ accaduto nella tarda mattinata di ieri a seguito di diverse segnalazioni da parte dei cittadini che in più di una circostanza avevano notato un andirivieni sospetto nell’oliveta adiacente all’ex ostello dove era stato praticato un buco nella recinzione per favorire il passaggio nella struttura attualmente dismessa e oggetto ancora di lavori di ristrutturazione. L’uomo è stato sorpreso di 36 grammi di hashish e di due dosi di cocaina, oltre a 195 euro in banconote di piccolo taglio e a un coltello a serramanico. Il 23enne, irregolare, è stato quindi arrestato per l’ipotesi di detenzione ai fini di spaccio e tradotto in camera di sicurezza in attesa del processo per direttissima. Nella stessa mattinata è stato denunciato a piede libero per ricettazione un 43enne tunisino che, all’interno di un casolare abbandonato, è stato trovato in possesso una costosa biciletta elettrica risultata poi da accertamenti seguenti essere provento di furto.
A Castelfiorentino I militari della locale Stazione hanno arrestato un 32enne nigeriano, censurato, in Italia senza fissa dimora ed irregolare sul territorio nazionale, destinatario di un ordine di carcerazione emesso nel maggio scorso dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale Ordinario di Firenze. L’uomo, durante un controllo alla stazione ferroviaria di Castelfiorentino, era stato notato dai militari e, accortosi di essere stato individuato e riconosciuto, aveva tentato di sottrarsi al controllo e di salire su di un treno in partenza. Prontamente fermato e controllato, è stato poi sottoposto a fotosegnalamento che ne ha confermato l’identità. Oltre all’arresto è stato tradotto a “Sollicciano” dove dovrà scontare una pena detentiva di un anno e quattro mesi per violazioni della normativa sugli stupefacenti.
Nella casa circondariale fiorentina infine è finito anche un 41enne libico, censurato, in Italia senza fissa dimora, richiedente protezione internazionale. L’uomo era destinatario di un ordine di carcerazione emesso il 12 settembre scorso sempre dalla Procura fiorentina. La misura detentiva per lui è stata decisa a causa delle numerose intemperanze di cui si è reso protagonista a Certaldo, Castelfiorentino ed Empoli e in uno di questi casi per aver opposto resistenza a pubblico ufficiale.