Il nuovo bando per individuare le ditte interessate alla realizzazione dovrà essere pronto entro la fine di ottobre. Il piano del Comune è di procedere a lotti
Primo passo compiuto verso la riqualificazione dello stadio Artemio Franchi. Ieri Arup, lo studio di architettura che ha vinto il concorso di idee bandito dal Comune, ha presentato a Palazzo Vecchio il progetto esecutivo per la risistemazione dell’impianto di Pierluigi Nervi dove da sempre la Fiorentina gioca le partite casalinghe di campionato. Un faldone contenente migliaia di pagine nelle quali è riportato come sarà il “vecchio Comunale”.
Già domani si terranno gli incontri per la verifica del progetto esecutivo tra progettisti, tecnici del Comune di Firenze e società di verifica Rina check. Se tutto andrà come previsto, scatterà l’iter per la nuova gara e finalmente si potrà vedere il progetto esecutivo realizzato dopo il flop dell’ultima gara. L’ulteriore passo sarà quello di individuare le ditte che dovranno realizzarlo nel dettaglio. Il bando dovrà essere pronto entro la fine di ottobre. Intanto nei giorni scorsi Palazzo Vecchio ha modificato il quadro economico dei lavori propedeutici necessari prima del restyling: oltre 730mila euro che serviranno ad abbattere quasi tutte le strutture non sottoposte a vincolo e realizzata in occasione dei Mondiali di Italia ’90.
Le prime demolizioni, se tutto andrà per il verso giusto, scatteranno già a partire da gennaio e riguarderanno le strutture lato curva Ferrovia, come il parterre di Ferrovia, le scale non elicoidali e il tabellone del Franchi. Il piano del Comune è di procedere per lotti, dopo la gara del primo lotto si punta poi a integrate con il secondo lotto andando a completamento delle opere. Il primo sarà realizzato con i fondi del Piano nazionale per gli investimenti complementari (Pnc nel Pnrr). I lavori dovranno finire entro il 2026, ma sarà sufficiente che la partenza sia fissata entro marzo del prossimo anno.
“L’Italia – aveva detto qualche giorno fa il sindaco Dario Nardella – ha un livello degli stadi di calcio che è il peggiore di tutta Europa, e lo abbiamo visto. Il dibattito estenuante, polemico, sul futuro degli impianti da calcio non serve a nulla. Sono contrario all’idea di smantellare la legge sugli stadi e credo anzi che ci voglia un patto fra il pubblico ed il privato, come hanno fatto in tanti paesi nel mondo, guardate la Germania. Mi dispiace solo che noi lavoriamo in silenzio molti altri criticano e fanno polemica”.