Il fatto è accaduto nella notte di Ferragosto in un locale famoso della movida fiorentina. L’autore, uno straniero di 28 anni già conosciuto dalle forze dell’ordine, è stato arrestato e condotto in carcere dalla Polizia
Dapprima gli diventa amico, poi lo rapina del Rolex all’uscita della discoteca. E’ accaduto nella notte tra il 14 e il 15 agosto scorsi in un famosissimo locale della movida fiorentina in zona Firenze Sud. Vittima del fatto un turista americano in visita a Firenze preso di mira da un cittadino straniero che già si trovava all’interno della sala da ballo. Dopo aver trascorso l’intera serata all’interno del locale, i due si sarebbero anche scambiati l’amicizia sui social e, fino alle 4.00 del mattino, avrebbero continuato a parlare nei parcheggi davanti al club. Ma, proprio a fine serata, approfittando del buio e del rapporto di amicizia e fiducia che si era creato tra i due, il cittadino marocchino si sarebbe scagliato sul turista – completamente spiazzato da quanto stava accendendo – lo avrebbe, dapprima, immobilizzato e poi gli avrebbe tolto con violenza dal polso un orologio Rolex e dal collo una collanina d’oro, per un valore complessivo di 15.000 euro.
Il turista ha subito sporto denuncia: la Squadra Mobile fiorentina ha avviato una serrata e scrupolosa attività di indagine per ricostruire la dinamica dei fatti e arrivare all’identificazione del responsabile, giungendo a stringere il cerchio su un giovane marocchino di 28 anni, già noto alle Forze di Polizia per reati di vario tipo, che è stato arrestato e per il quale il Gip del Tribunale di Firenze ha ritenuto ci fossero elementi tali per far ritenere sussistente il pericolo di reiterazione del reato. Di qui la decisione del Giudice per la custodia cautelare in carcere.
Il procedimento è attualmente pendente in fase di indagini preliminari e l’effettiva responsabilità della persona destinataria della misura cautelare, in uno con la fondatezza delle ipotesi d’accusa mossa a suo carico, sarà vagliata nel corso del successivo processo. Non si escludono ulteriori sviluppi investigativi e probatori, anche in favore della persona sottoposta ad indagini.