Sono in tutto 396 fra eccellenze e attività tradizionali. Gianassi: “Presidio economico e lavorativo ma anche sociale e culturale della città”
Le botteghe antiche fiorentine si sono ritrovate nel Salone dei Cinquecento a Palazzo Vecchio per la giornata dedicata alle Eccellenze Storiche, a quelle attività cioè con almeno 50 anni alle spalle e aventi particolari elementi di pregio per i quali sono individuati specifici vincoli di non trasformazione. Un’iniziativa voluta dal Comune per celebrare l’impegno e la dedizione che le attività storiche hanno avuto nel portare avanti il proprio lavoro. I 172 negozianti sono stati ricevuti dall’assessore alle attività produttive Federico Gianassi che al termine dell’evento ha consegnato a ognuno di loro un riconoscimento che sottolinea la volontà di preservare e tutelare l’identità del tessuto commerciale e imprenditoriale cittadino, valorizzarne il suo carattere più autentico e genuino. “Le città si trasformano – ha detto Gianassi – e in questa trasformazione noi mettiamo l’impegno a tutelare chi da molto tempo rappresenta un presidio economico e lavorativo ma anche sociale e culturale della città. Per questo è nata l’esperienza di un regolamento per la tutela e la promozione degli esercizi storici. Questa è una giornata con la quale vogliamo testimoniare la nostra vicinanza a queste straordinarie attività che anche durante l’emergenza Covid non hanno fatto mancare la vicinanza alla città – ha aggiunto Gianassi –. Ora lavoriamo per fondare la ripartenza anche da loro, attività storiche, patrimonio della nostra città”.
A causa delle restrizioni legate al covid questo primo evento dedicato alle attività storiche si è svolto con una iniziativa in forma ridotta: la lista delle attività storiche complessivamente conta ad oggi 396 attività ed è ampia: oltre alle 172 inserite fra le eccellenze ci sono infatti quelle inserite nel settore attività tradizionali, con almeno 50 anni di anzianità, che costituiscono espressione dell’immagine tradizionale della città, anche se non assoggettate ad alcun vincolo di conservazione (157 attività) e quelle storiche che operano su suolo pubblico (67 attività inserite nella lista).