Fino a lunedì 14 si possono firmare le petizioni promosse da Marcheschi (FdI) e Pierguidi (Pd) per impedire la chiusura della filiale
Palazzo Vecchio e Poste Italiane si incontreranno martedì 15 ottobre per discutere del destino dell’ufficio postale di via Cento Stelle che a fine dicembre, secondo il paventato piano di razionalizzazione della società, dovrebbe abbassare definitivamente le saracinesche insieme a quello di via Lavagnini.
Nelle scorse settimane una vera e propria mobilitazione degli abitati del quartiere, rilanciata anche dal gruppo Facebook “Noi di Campo di Marte”, aveva portato alla costituzione di due petizioni lanciate dal consigliere regionale Paolo Marcheschi (FdI) e dal presidente del Quartiere 2 Michele Pierguidi (Pd). All’origine della decisione ci sarebbe la particolare situazione dell’ufficio: in affitto, troppo piccolo per ospitare gli altri servizi offerti da Poste Italiane come la consulenza su piani pensionistici, investimenti, trade on line ecc. e dunque scarsamente redditizio almeno da questo ultimo punto di vista.
Ma secondo Marcheschi e Pierguidi chiudere l’ufficio postale sarebbe un grosso errore perché la struttura è un importante punto di riferimento per tutte le persone che vivono nella zona, soprattutto per gli anziani, e per la vitalità della zona stessa. “Cessarne l’attività – sottolineano – vorrebbe dire avviare il quartiere a morire”. Marcheschi intanto ieri ha avuto un primo incontro con Poste Italiane. Martedì consegnerà al sindaco Dario Nardella le sottoscrizioni alla sua petizione che ha raccolto 3.000 adesioni. Fino a lunedì 14 Le due istanze si possono firmare nei negozi di via Cento Stelle, on-line (https://paolomarcheschi.it/petizione-contro-chiusura-ufficio-postale-di-via-centostelle/) e alla sede del quartiere 2 a Villa Arrivabene (lunedì dalle 9 alle 13).