Gli interventi si occuperanno delle alterazioni cromatiche, delle parti decorate con stemmi adesso difficilmente visibili, del consolidamento della pietra lesionata e della disinfestazione da alghe e licheni
Ponte Vecchio, simbolo di Firenze e uno dei più noti monumenti al mondo, sarà oggetto per la prima volta nella sua storia centenaria di un restauro conservativo. Il ponte, infatti, soffre di tutti i ‘malanni’ di un bene esposto agli agenti atmosferici e al flusso costante dell’Arno e sebbene sia ben saldo e ancorato ha bisogno di un’accurata operazione di pulitura e sistemazione delle parti più ammalorate. I lavori, progettati in stretto coordinamento dai servizi Belle Arti e Viabilità di Palazzo Vecchio, costeranno circa due milioni di euro.
“Si tratta – afferma il sindaco Dario Nardella – di un’operazione inedita: nei secoli il Ponte ha subito varie trasformazioni e numerosi consolidamenti, ultimo quello dopo la drammatica alluvione del 1966, ma mai ci si era preoccupati dello stato della pietra e delle decorazioni. Adesso è arrivato il momento, grazie a un grande investimento da parte dell’amministrazione comunale, di un completo restyling che restituirà alla città e al mondo un bene iconico completamente restaurato e valorizzato”.
I lavori propedeutici – Nei prossimi giorni è in programma l’allestimento di una piattaforma galleggiante completa di ponteggi necessaria all’esecuzione dei rilievi, all’installazione del sistema di monitoraggio del ponte (che durerà un anno) ad al prelievo dei campioni dei materiali, servizio fondamentale per la progettazione del restauro. La piattaforma verrà infatti utilizzata dagli addetti dei laboratori incaricati e rimarrà posizionata all’interno dell’alveo del fiume per circa tre settimane. La piattaforma sarà ormeggiata con l’ausilio di due cubi in calcestruzzo in prossimità della riva sinistra e, per tutto il periodo dei lavori, sarà spostata da un piccolo rimorchiatore. Durante le operazioni sarà mantenuta in posizione da quattro ancore ammiragliato, del peso di circa 70 chilogrammi ciascuna, collocate a monte del Ponte. Oltre ai rilievi con la piattaforma sono previste alcune riprese con un drone tra il 24 e il 25 ottobre. Le operazioni di montaggio dureranno tre giorni, i rilievi andranno avanti per tre settimane.
Il restauro – I lavori di restauro interverranno sulle alterazioni cromatiche, sulla presenza di alghe, licheni e vegetazione infestante, sui depositi superficiali incoerenti, su fratture e fessurazioni della pietra forte, particolarmente evidenti sotto le arcate. Dovranno inoltre essere eliminate tutte le macchie di umidità presenti nell’intradosso del manufatto, sulle spalle e sulle pile. Si inizierà con la disinfestazione biologica per procedere poi al consolidamento della pietra lesionata e alla ricostruzione delle parti mancanti di tutti i componenti del ponte, dalle volte alle pile ai sottoarchi e al parapetto. Particolare attenzione verrà data anche alle parti decorate con stemmi e cimase, adesso difficilmente leggibili. Verranno sistemate anche le parti in legno degradate che sorreggono le botteghe con trattamento antitarlo e verniciatura. Si interverrà infine sulla carreggiata stradale con stilatura dei giunti e verniciatura protettiva della pavimentazione.