Il direttore Venturi: “Oggi torniamo alla normalità, all’incontrarsi di persona che nella moda è un fattore imprenscindibile”
Finalmente!!!! Come si fa a disegnare, progettare e specialmente realizzare una sciarpa, una camicia originale, una giacca allegra abbinando colori che si fondono tra loro a distanza. Certo si può, anche se è un po’ arduo. Ma adesso basta, l’ordinanza n. 60 del governatore Rossi dello scorso 27 maggio ha dato il via (sempre con le misure di sicurezza) alla riapertura dei laboratori di moda.
Infatti il 15 giugno Polimoda riapre i battenti con i suoi laboratori e gli studenti di fashion design possono tornare a scuola. “Una scuola di moda – dice il direttore Danilo Venturi – vive anche dei suoi laboratori. Naturalmente non ci siamo mai fermati, la didattica a distanza ha funzionato con più di 1000 ore a settimana su piattaforma di e-learning e studenti collegati da tutto il mondo. Però con la riapertura potremo riprendere le lezioni pratiche di design, lavorazioni, pratica e trasmissione del know-how. I nostri designer potranno tornare a Firenze per dar vita alle loro straordinarie creazioni e gli studenti dell’ultimo anno potranno riprendere il lavoro sulle proprie collezioni in attesa del traguardo delle presentazioni finali che certamente si terranno dal vivo appena sarà possibile, perché non ci sono opzioni virtuali che possono sostituire il valore formativo di un fashion show per gli studenti di moda”.
Polimoda ha due sedi di laboratori: design Lab di Scandicci e Manifattura Tabacchi inaugurata lo scorso gennaio: in tutto 9.800 mq organizzati con macchinari, una capienza di oltre un migliaio di studenti, assistenti di laboratorio, tutor e naturalmente i docenti. Il 15 giugno riapre dunque il Design Lab per poi in una seconda fase, anche in base all’affluenza degli studenti e alle loro esigenze, riapriranno i laboratori delle Cascine. Solo su prenotazione il 15 giugno riaprirà anche la Biblioteca di Polimoda a Villa Favard risorsa preziosa per tutti gli studenti con i suoi 24.000 volumi, 550 magazine che spaziano dalla fine del XIX secolo ad oggi, i database digitali di Vogue Archive, Berg Fashion Library, WWD e Dazed Media Archive.
Naturalmente l’Istituto garantirà tutte le misure di sicurezza anti Covid: “La tecnologia degli ultimi mesi ci ha consentito di non fermarci mai e di restare vicino ai nostri studenti – conclude Venturi – e anche di sperimentare nuove formule di didattica virtuale. Oggi però torniamo alla normalità, ci incontriamo di persona, all’esperienza sensoriale, alla materia e alla fisicità e nella moda questo è un fattore imprescindibile. Vogliamo un mondo vero, certamente con tutti i benefici che la tecnologia porta, ma vero.”