L’annuncio di Stefano di Puccio durante la presentazione di 4 artisti per 4 Leoni l’iniziativa con cui propone, a distanza di 27 anni dalle prime, quattro nuove icone raffiguranti il simbolo della storica trattoria d’Oltrarno
Il “Settembre in Piazza della Passera” quest’anno non si farà. E il Covid stavolta non c’entra per nulla. C’entrano invece la viabilità tra via dello Sprone, via Barbadori, via Ramaglianti via Toscanella, una “specie di gioco dell’oca che non porta da nessuna parte” ma esaspera gli animi di chi il quartiere lo vive e lo attraversa tutti i giorni, e ultimo ma non meno importante l’esiguità dei contributi concessi dall’Estate Fiorentina alla kermesse che nel tempo ha portato in piazza nomi illustri del jazz, del teatro, della cultura. A deciderlo è stato Stefano di Puccio, anima infaticabile della manifestazione e storico proprietario della trattoria I 4 Leoni, nonché consigliere Pd a Palazzo Vecchio, che l’ha annunciata durante la presentazione di 4 artisti per 4 leoni, l’iniziativa con cui propone, a distanza di 27 anni dalle prime, quattro nuove icone realizzate da altrettanti artisti del panorama fiorentino raffiguranti il leone, da sempre simbolo della trattoria come segno di una speranzosa ripartenza.
“La mia – spiega – è una sorta di protesta verso l’amministrazione. In 25 anni di attività abbiamo scoperto artisti emergenti, tirato fuori dagli armadi in cui erano stati a torto riposti personaggi come Nano Campeggi o Giovanni Nannini: il primo grandissimo illustratore di locandine cinematografiche che ha vissuto per oltre 30 anni a Hollywood, il secondo che è stato l’ultimo Stenterello vivente. Pietre miliari per Firenze che però non sono riconosciute. Così però non si può andare avanti. Tutto è iniziato con la pedonalizzazione di Piazza Pitti. Chiedo che venga pedonalizzata anche la strada perché via dello Sprone è diventata l’arteria di comunicazione fra l’Oltrarno e la fuga verso sud. E’ un assurdo gioco dell’oca che ti riporta sempre al punto di partenza, a meno che tu non prenda il senso unico come fanno la maggior parte di macchine e motorini, giri in via Guicciardini e vai via verso dove ti pare. L’altro giorno ho salvato un signore da un investimento tirandolo per la giacchetta”.
E continua: “La soluzione è semplice, chiudere via dello Sprone e riaprire Piazza Pitti che è sufficientemente larga, non comporterebbe problemi per dehor o transito ed è ad accesso videocontrollato, quindi solo chi ha l’autorizzazione può passarci con i mezzi. Da 20 mi dedico alla riqualificazione del quartiere. Qui ormai è diventato tutto ristorazione: questo è quello che la gente chiede e noi le diamo, abbiamo però un’etica e cerchiamo di tenere un decoro che credo sia evidente. Ma che tutti gli anni dall’Estate Fiorentina abbia un contributo di 2.000/3.000 euro, a fronte di investimenti di 20/40mila euro per quello che organizziamo, lascia perlomeno perplessi”.
I Quattro “nuovi leoni” che andranno ad affiancare quelli storici sono stati realizzati da Ubaldo Molesti, noto per le sue forme ellissoidali da lui chiamate “cosmoforme”; Franco Bini, dedito allo studio profondo dei grandi maestri del passato; Antonio Borrani, con un’attività che spazia dalla pittura alla video-arte e Lando Di Bari in arte Oldan, inventore della cosiddetta Patacc-Art.
Situata fra il Ponte Vecchio e Piazza Pitti, la trattoria deve il suo simbolo – e il suo nome – allo storico Canto ai 4 leoni, fra via Toscanella e via dei Velluti. Qui esiste ancora parte di un antico bassorilievo in pietra raffigurante appunto un leone rampante: è il Marzocco, emblema guerriero e virile della Repubblica Fiorentina, così chiamato in onore del dio Marte, protettore della Florentia romana. La sua è una storia che si perde nella notte dei secoli e arriva fino al dopoguerra quando si trasformò in una delle tradizionali fiaschetterie cittadine dove si potevano comprare vino, salumi, formaggi e crostini. Fino ad arrivare al 1995 (i “vecchi” leoni furono realizzati da Mario e Marcello Mariotti insieme ad altri due artisti del tempo) quando, con la gestione di Stefano Di Puccio, il successo della Trattoria 4 Leoni ha permesso anche la riqualificazione del quartiere che la ospita, grazie alle numerose attività organizzate in Piazza della Passera, divenuta nel tempo un vero e proprio salotto culturale.
Tutte le foto dei leoni sono di Massimo Borchi