La rabbia di Comune e Città Metropolitana. Funaro e Barnini: “Non ci fermeremo, andremo avanti. Chiediamo certezze, questo è bullismo istituzionale”
Tra gli interventi definanziati, 20 in tutto per un valore complessivo di oltre 29milioni e mezzo di euro, ci sono quelli riguardanti in prevalenza l’edilizia scolastica e l’efficientamento energetico. A questi sono poi associati altri finanziamenti provenienti dal Fondo opere indifferibili o dal Comune per un importo complessivo di circa 4,2 milioni di euro. Tra le opere di valorizzazione del territorio ed efficienza energetica ci sono i lavori di adeguamento statico nelle scuole Cairoli, De Filippo, Dionisi, Gramsci, Rodari, Don Milani, Nuccio e media Carducci, ma anche l’efficientamento energetico di Palazzo Strozzi, il rifacimento di via Faenza e la manutenzione straordinaria di guard rail in varie strade (tutti questi progetti sono nella fase ‘post gara’). Sedici sono già contrattualizzati, uno è in fase di progettazione e per tre i lavori sono già conclusi.
Un quadro sconfortante quello presentato questa mattina in Sala Macconi a Palazzo Vecchio dall’assessore all’ambiente Andrea Giorgio, dalla collega al welfare Sara Funaro e dalla vicesindaca della Città Metropolitana Brenda Barnini che però hanno assicurato: “Non ci fermeremo, andremo avanti con i progetti previsti. È arrivato il momento di dire chiaramente al Governo che abbiamo bisogno di certezze”. “Il governo per l’ennesima volta sta facendo confusione – ha detto l’assessore Funaro -. Chiediamo un confronto immediato perché ci vengano date risposte ufficiali sul definanziamento di progetti che sono già stati tutti o realizzati o in corso di realizzazione oppure già appaltati. Non si possono generare incertezze su progettualità importanti per i cittadini. Si tratta di progetti che riguardano riqualificazioni urbane, tra cui ad esempio scuole, interventi ambientali e di edilizia residenziale pubblica. Tra tutti questi interventi il più consistente economicamente è quello della scuola Ghiberti: l’appalto è già assegnato, i lavori di demolizione e rifacimento partiranno a breve e lo spostamento delle classi è già stato concordato con le famiglie. Indietro non si torna”.
Gli altri progetti riguardano la scuola elementare Carducci, la chiesa Barnabiti Sant’Agostino, la palestra di scherma Raggetti e il Museo Novecento (lavori conclusi). Interventi di efficientamento energetico e sviluppo sostenibile interessano invece il Saloncino Goldoni (in fase di progettazione). I progetti di rigenerazione urbana interessati dal definanziamento sono quelli della scuola Ghiberti e quelli che prevedono interventi vari nell’area collegata, come ad esempio quelli relativi alla stazione della Polizia municipale di via di Legnaia, all’impianto sportivo Olimpia, al verde urbano e al rifacimento delle vie di Scandicci e di Legnaia. “A differenza di quello che sostiene il Governo – ha continuato Giorgio -, non vengono definanziati perché non stanno andando avanti: si tratta di progetti che abbiamo portato in fondo e già chiusi. Progetti importanti, di rigenerazione urbana, scuole, rivolti a tante realtà su cui stiamo lavorando e investendo su tanti fronti. Gli amministratori rappresentano i cittadini che a noi chiedono risposte chiare su molti temi, come appunto quello della transizione ecologica. E qui ancora una volta il centrodestra dimostra di essere nemico dell’ambiente. Le amministrazioni hanno lavorato pancia a terra e adesso il Governo ci lascia nell’incertezza più totale”.
Per la Città Metropolitana i progetti definanziati sono invece 17 per un totale di 102,2 milioni. “Si tratta – ha spiegato Barnini – di progetti che facevano riferimento ai piani urbani integrati, opere e investimenti che riguardano tutto il territorio metropolitano su tutte le tre linee di finanziamento previste, inclusione sociale, rigenerazione urbana, sostegno impianti sportivi. Per tutte queste opere ci sono contratti firmati per far partire i cantieri, è una situazione sconcertante. Le informazioni non sono state trasmesse in maniera ufficiale agli enti, per questo siamo molto preoccupati da questo caos, questo è bullismo istituzionale, non abbiamo mai visto un Governo che passa sopra al confronto con regioni ed enti locali in questo modo”.