Lo chiede il Capogruppo di Forza Italia dopo i ripetuti episodi di violenza e di furti avvenuti in città
Venditori abusivi che in Centro truffano i turisti e malmenano un giornalista che li sta filmando. E poi ancora in piazza Vittorio Veneto un tunisino in preda all’alcol che danneggia i tavoli del chiosco e ingaggia una rissa finendo all’ospedale. Per non parlare dei furti nelle abitazioni, dove pochi giorni fa in un condominio ben tre appartamenti sono stati saccheggiati dai ladri e il fenomeno sembra non avere fine.
E’ un vero e proprio bollettino di guerra il bilancio di questo week-end di fine agosto a Firenze, almeno per Jacopo Cellai, capogruppo di Forza Italia in Consiglio, che ne approfitta per rivolgere un duro attacco all’amministrazione cittadina.
“Per il sindaco Dario Nardella e per il Pd invece va tutto bene, nulla di cui preoccuparsi” punta fortemente il dito l’esponente di opposizione. Quando si tratta di scagliarsi contro il Ministro dell’interno Matteo Salvini sui decreti sicurezza, il sindaco e i suoi sembrano spinti da una molla che si aziona in automatico: quando invece si dovrebbero mettere in campo contromisure per combattere la criminalità e il degrado dilaganti sono ‘non pervenuti’”.
Insomma per Cellai non servono a niente le dichiarazioni rassicuranti perché in fondo “la litania” adoperata dall’amministrazione è sempre la stessa: ‘tocca alle forze dell’ordine’, mentre, accusa il capogruppo “azzurro”, “i vigili urbani vengono spediti in massa a fare multe alle auto in sosta”.
A giudizio poi dell’esponente di opposizione serve maggiore coordinamento tra Polizia Municipale, Polizia e Carabinieri, e serve che il nucleo antidegrado della Municipale sia impiegato dove è necessaria la sua presenza con uomini e mezzi adeguati.
“Il sindaco – conclude – si svegli dal suo torpore: non si lasci distrarre troppo dalle vicende della crisi di governo e invece di mandare messaggi al segretario del Pd Zingaretti (il riferimento è al tweet di ieri nel quale Nardella accusava il Pd di aver dimenticato i propri sindaci, presidenti di Regione e di Provincia ai tavoli di programma invitando poi i Democratici a riprendere il rapporto smarrito con il territorio ndr) -, alzi il telefono e chiami il prefetto”.