Domani la protesta del Comitato di cittadini che da mesi si batte per la sopravvivenza degli alberi. Draghi (Fratelli d’Italia): “Inutile scempio annunciato”
L’appuntamento per protestare verso quello che ritengono un vero e proprio scempio è fissato per domani, 30 gennaio, nelle prime ore della mattinata. Perché, dopo mesi e mesi di lotta per salvare i 13 pini sopravvissuti ai tagli per la riqualificazione della piazza, due di questi saranno abbattuti. E a loro questo fatto davvero non va giù specialmente dopo questa estate quando sembrava che per gli alberi fosse arrivato il lieto fine con la salvezza (https://www.lamartinelladifirenze.it/piazza-della-vittoria-i-13-pini-non-saranno-tagliati/).
Tornano le motoseghe in Piazza della Vittoria e torna anche la mobilitazione dell’omonima associazione di cittadini che da mesi si batte strenuamente non solo per la sopravvivenza delle essenze, ma anche contro il progetto di riqualificazione del sito approntato dal Comune destinato, secondo loro, a mutare irrimediabilmente l’aspetto di una delle piazze più popolari della città.
“Domani – spiegano dall’Associazione – ne taglieranno altri due e noi organizziamo un presidio dalle 8 in poi perché perizie e controperizie li hanno dichiarati sani e hanno consigliato eventuali sistemi di ancoraggio dinamico per maggior sicurezza, non l’abbattimento. Da notare che tutte queste perizie sono costate molte migliaia di euro. Oltre al danno ambientale si potrebbe ipotizzare anche quello erariale visto che tutti i 42 pini della piazza sono risultati sani e stabili, ed invece era previsto di eliminarli per motivi di progettazione (non coincidevano con il nuovo sesto d’impianto) ed esigenze di cantiere, per non dover lavorare aggirando gli alberi”.
Sulla vicenda arriva anche la solidarietà e la presa di posizione di Alessandro Draghi (Fratelli d’Italia) che domani parteciperà in piazza al presidio di protesta. “Dopo perizie, prove di trazione, monitoraggio con oscillometri – attacca -, i pini di Piazza della Vittoria vicino all’edicola e al fontanello, pur risultando sani e stabili, verranno abbattuti “perché si trovano in un luogo ad alto rischio in quanto molto frequentato. Un inutile scempio annunciato che ha fatto infuriare i residenti e anche il sottoscritto. Non è accettabile che anche gli ultimi pini, per quanto sani, siano abbattuti. Salviamo gli ultimi alberi storici”.
Dal Comune si replica che gli alberi “non erano stati tagliati per consentire un po’ d’ombreggiatura in attesa che quelli nuovi (62 piantati a settembre) potessero crescere un po’. Essendo a rischio cedimento devono essere abbattuti. Gli altri saranno sostituiti nei prossimi anni”.