Il movente dell’aggressione sarebbe da ricondurre a motivi di gelosia. A Sollicciano sono finiti un 44enne e un 26enne peruviani già noti alle forze dell’ordine
Rapina, lesioni personali aggravate e porto di armi od oggetti atti ad offendere. Di questo dovranno rispondere due cittadini peruviani di 44 e 26 anni, già noti alle forze di polizia, indagati in concorso, per la brutale aggressione nei confronti di un connazionale avvenuta la notte del 9 ottobre scorso nei pressi del chiosco di piazzale Vittorio Veneto alla Cascine. Gli arresti sono stati eseguiti dai Carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia di Firenze e della Stazione di Santa Maria Novella in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Tribunale fiorentino. Il 33enne vittima del pestaggio fu ferito con un coltello e un bastone riportando 50 giorni di prognosi. Il movente di quanto accaduto sarebbe da ricollegarsi, per gli inquirenti, a fatti di gelosia.
Le indagini, svolte dai carabinieri del nucleo operativo della compagnia di Firenze e della stazione di Santa Maria Novella e coordinate dalla Procura della Repubblica di Firenze, hanno portato all’individuazione dei due arrestati grazie alla visione dei filmati dell’aggressione, al racconto dei testimoni presenti e, soprattutto, si spiega dall’Arma, “attraverso una duratura e radicata attività di raccolta informativa” svolta dai militari. Prima di fuggire gli aggressori portarono via alla vittima un borsello contente uno smartphone e altri effetti personali. Le risultanze investigative raccolte, pienamente condivise dall’Autorità Giudiziaria, sono così confluite nell’ordinanza di custodia cautelare oggi eseguita e grazie alla quale è stato possibile condurre i soggetti arrestati presso la Casa Circondariale di Firenze Sollicciano. La colpevolezza degli indagati verrà valutata nel corso del futuro processo.