Otto le persone arrestate nell’operazione partita da un banale controllo in una azienda su lavoro nero o irregolare
Non si coltivano solo garofani nelle serre Pistoiesi ma anche cannabis che al mercato illegale in questo caso avrebbe fruttato introiti intorno al milione di euro. E’ quanto hanno scoperto in un’azienda agricola di Pescia i militari del Nucleo di Polizia Economico Finanziaria Pistoia nel corso di un banale controllo in materia di lavoro nero o illegale.
I baschi verdi si sono infatti imbattuti in una serra di 1.100 metri quadrati al cui interno hanno scoperto una coltivazione illegale di cannabis. La struttura era attrezzata con 83 lampade ed impianti di irrigazione e umidificazione volti a favorire la crescita degli arbusti, mentre un’adiacente cella, di 16 mq., era stata adibita all’essicazione della marijuana prodotta. All’interno i Finanzieri hanno trovato 1.700 piante di cannabis, dell’altezza media di circa 50 centimetri, 100 chili di marijuana essiccata ed un semenzaio ove erano stati messi a dimora circa 2.000 semi in germinazione.
Nel corso delle conseguenti perquisizioni, condotte con l’ausilio di personale del Gruppo Pistoia e di un’unità cinofila del Gruppo Pisa sono stati anche rinvenuti e sequestrati altri 700 semi di cannabis, 5.000 euro in contanti e 2 bilancini di precisione. Otto le persone arrestate (una di nazionalità italiana e sette di origine albanese) e messe a disposizione dell’Autorità Giudiziaria di Pistoia, in quanto ritenute responsabili di illecita coltivazione e produzione di sostanze stupefacenti. Il solo stupefacente essiccato, già pronto per la vendita, avrebbe consentito di immettere sulle piazze di spaccio oltre 100.000 singole dosi, alimentando un giro d’affari illecito, al dettaglio, stimabile intorno ad 1 milione di euro.
Le risultanze delle attività investigative eseguite e gli elementi probatori acquisiti saranno vagliati dal Giudice preposto e che la responsabilità degli indagati sarà definitivamente accertata solo ove intervenga sentenza irrevocabile di condanna.