Prosegue il progetto a cura della Fondazione Architetti in collaborazione con Comune e Fondazione CR Firenze che ha come obiettivo focalizzare l’attenzione allo spazio pubblico e riattivare la piazza
Riattivare piazza Dallapiccola, a Firenze, grazie ad un percorso partecipativo che sta coinvolgendo i cittadini e con l’aiuto di un questionario dove i fiorentini possono esprimere opinioni e desideri su come migliorare l’area. Prosegue il progetto ‘In Between-Piazza Dallapiccola’, a cura di Fondazione Architetti Firenze e in collaborazione con il Comune di Firenze e la Fondazione CR Firenze nell’ambito del bando ‘Paesaggi Comuni 2021’ per la riqualificazione e rigenerazione di spazi pubblici a Firenze. Nell’ambito del bando, la Fondazione Architetti Firenze ha ricevuto un importante sostegno da Fondazione CR Firenze per il progetto di piazza Dallapiccola, in partenariato con Fabbrica Europa.
La fase 1 – lo scorso 5, 12 e 16 ottobre – ha coinvolto principalmente i ragazzi delle scuole del quartiere ai quali è stato presentato l’intervento architettonico temporaneo “From Architecture Into Art” a cura di Azzurra Brugiotti: nel corso degli incontri i giovani, grazie al lavoro dell’artista del Centro di Creazione e Cultura Olga Pavlenko, hanno costruito una toponomastica immaginaria in cui, ai nomi ufficiali di strade e piazze, si sono sovrapposti (grazie a gessetti e bombolette spray) i nomi dati sulla base della loro percezione e della loro esperienza della piazza. Piazza Dallapiccola è così diventata la piazza “senza alberi”, con i ragazzi che hanno manifestato l’esigenza di avere uno spazio verde in più nel Quartiere 1, ma anche piazza “del calcetto”, “dell’amicizia”, “dell’incontro”.
Il 19 ottobre è poi scattata la fase 2. Cittadini, abitanti e passanti di tutte le età hanno partecipato ad una riflessione aperta su ciò che c’è e ciò che manca nella piazza: ognuno è stato invitato a portare un oggetto che potesse simboleggiare la sua idea. Gli oggetti sono stati posizionati su grandi strisce arancioni – ideate da Brugiotti e create dai ragazzi nel corso della fase 1 – e sono rimasti anche dopo la fine dell’incontro, per invitare la cittadinanza a contribuire all’azione collettiva.
I partecipanti hanno anche compilato un questionario, realizzato da Sociolab e che rimarrà aperto ancora per un mese al link https://www.architettifirenze.it/2021/10/18/in-between-piazza-luigi-dallapiccola-questionario/: tra le domande “Perché frequenti piazza Dallapiccola?” ma anche “Quali sono gli aspetti dell’installazione che ti sembrano più efficaci?”. I cittadini hanno anche dato la loro opinione su quali sono gli elementi prioritari su cui intervenire per far sì che piazza Dallapiccola possa trovare la sua identità. I risultati, così come le attività partecipative, saranno resi noti a dicembre.
L’obiettivo è dunque focalizzare l’attenzione allo spazio pubblico e riattivare la piazza, già oggetto dell’indagine attiva e partecipativa di “Spazi Sospesi”, il progetto della Fondazione Architetti Firenze con la co-curatela scientifica del collettivo Ground Action che, attraverso una serie di interventi nel paesaggio urbano, ha innescato una riflessione su spazi pubblici “sospesi” nella loro identità. Il progetto vede la partecipazione di Fabbrica Europa – che lo scorso 7 settembre ha proposto l’evento di apertura dando spazio ad una azione sonora, realizzata dai Funk Off, sulle balconate dello studentato Mario Luzi – e Confesercenti.
“I giovani, più delle critiche, si sono affezionati alle loro memorie e al fatto che questa piazza è davvero vissuta – ha detto Pavlenko-. Il loro desiderio maggiore è che l’area sia sempre curata, in modo tale che possa essere sempre attiva”. L’installazione di Brugiotti ha permesso, secondo Pavlenko, di “dare più libertà alla piazza, che a prima vista si presenta invece con una geometria rigida: così è stato possibile cambiare anche il modo in cui ci si muove all’interno della piazza stessa”.