La nuova ordinanza del presidente Eugenio Giani recupera il provvedimento firmato dall’allora Governatore Enrico Rossi durante il lockdown di primavera
Nelle seconde case al mare o in montagna ci si potrà andare, ma lo potranno fare solo coloro che in Toscana hanno comunque il proprio medico di famiglia o pediatra. A tutti gli altri non sarà consentito. E’ il senso della nuova ordinanza firmata oggi 6 novembre dal presidente della Regione Eugenio Giani che riduce la mobilità interregionale e riprende il provvedimento già adottato dall’allora Governatore Enrico Rossi durante la fase di lockdown la scorsa primavera.
L’obiettivo è sempre lo stesso: contenere l’emergenza epidemiologica e ridurre i rischi di contagio da Covid-19 e di sovraccarico del sistema sanitario, prevenendo le fughe dalle zone rosse o arancioni, soprattutto la Lombardia. Timori fortemente espressi negli ultimi giorni proprio dai sindaci di Forte dei marmi e di Pietrasanta preoccupati per l’eventualità di trasferimenti di massa, favoriti anche la possibilità di lavorare in remoto. “Vogliamo regolare gli accessi alle seconde case – spiega il presidente Giani – per frenare il trasferimento dalle zone rosse nella nostra regione. Consentire in un momento di emergenza sanitaria di farlo solo a chi ha qui il medico o il pediatra è un’esigenza naturale. Occorre responsabilità e rispetto autentico dello spirito delle norme fissate dal Dpcm”.
Il decreto del presidente del Consiglio dei ministri Giuseppe Conte dello scorso 3 novembre permette il rientro presso il proprio domicilio, abitazione o residenza e dunque, con una lettura estensiva, anche nelle case delle vacanze: pure da zone rosse e arancioni. Ma per venire in Toscana occorrerà avere qui un medico o pediatra, come già era stato imposto a maggio. Pena una sanzione. Sono in ogni caso consentiti rientri motivati da “comprovate esigenze lavorative, situazioni di necessità o motivi di salute o di studio”, come ad esempio per gli studenti universitari fuori sede.