A sostenerlo è Coldiretti Toscana nel giorno in cui si è conclusa a Firenze la consegna di 15 tonnellate di generi alimentari a 500 famiglie in grande difficoltà. Ogni pacco contiene 30 chili di prodotti Made in Italy
Addio pastasciutta sulle tavole a causa di inflazione, caro bolletta, ritardi sugli accordi di filiera e tensioni internazionali sul fronte energetico. La miscela esplosiva di aumenti fuori controllo, dal campo alla tavola, aggravata dalla prolungata fase emergenziale, rischia di far sparire dal menu delle famiglie il piatto simbolo della cucina tricolore e della dieta mediterranea come gli spaghetti, olio e pomodoro. Un rischio non troppo remoto per molte famiglie che hanno già dovuto ridurre il budget per la spesa alimentare nel primo anno pandemico (-1,7%). A determinare la rinuncia del piatto più amato dagli italiani sono l’aumento del 30% dei costi per produrre il grano per la pasta, i rincari del 12% per quelli dell’olio extravergine d’oliva ed i ritardi negli accordi di filiera sul prezzo del pomodoro riconosciuto agli agricoltori per l’avvio della coltivazione che ricadono a pioggia sulle famiglie.
A dirlo è Coldiretti Toscana nel giorno in cui si è conclusa, a Firenze, la consegna di 15 tonnellate di generi alimentari di Made in Italy alle famiglie povere preparati dagli agricoltori insieme a Campagna Amica, Filiera Italia e la partecipazione delle più rilevanti realtà economiche e sociali del Paese. Le famiglie sono state segnalate da comuni e strutture di aiuto presenti nelle singole province. Nel caso fiorentino i nuclei, sono stati segnalati dall’Arciconfraternità della Misericordia. Alla consegna erano presenti, insieme al Direttore Regionale, Angelo Corsetti, al presidente di Coldiretti Firenze Prato, Roberto Nocentini e al direttore di Firenze Prato, Barbara Battistello, la vicepresidente ed assessore all’agroalimentare della Regione Toscana, Stefania Saccardi, l’assessore all’educazione e welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro ed il provveditore della Misericordia, Giovangualberto Basetti. “Con questa nuova iniziativa abbiamo concretamente e direttamente aiutato circa 500 famiglie in grande difficoltà anche per l’aumento dei costi dei beni di prima necessità che in molti non si possono permettere. – spiega Nocentini– All’interno dei pacchi, che contengono 30 chilogrammi di prodotti Made in Italy 100%, sono presenti tutti i generi alimentari più importanti dove non mancano pasta, passata e olio extravergine di oliva, ed ancora legumi, prosciutto crudo, farina, il Grana Padano ed il Parmigiano Reggiano, il provolone ed il latte fino a biscotti ed omogenizzati. Contemporaneamente vogliamo anche evidenziare le grandi eccellenze alimentari del Paese che hanno contribuito a fare grande il Made in Italy in Italia e all’estero e rappresentano una risorsa determinante da cui ripartire”.
La pandemia ha reso la povertà un’emergenza ancora più diffusa. Secondo l’ultimo rapporto Caritas sono 121 mila le persone che vivono sotto la soglia di povertà, pari al 5,4% della popolazione. “Credo – ha aggiunto Saccardi, ringraziando Coldiretti e l’Arciconfraternita della Misericordia – che in questo momento la povertà alimentare sia una tra le più insopportabili cui assistiamo. E’ pertanto un grande valore per la nostra regione riuscire a dare una mano a chi ne sta soffrendo, attraverso prodotti qualità che arrivano grazie alla meravigliosa filiera di produttori che Coldiretti riesce a mettere insieme”.
Per l’assessore al Welfare del Comune di Firenze, Sara Funaro “la pandemia ha aggravato le condizioni di vita di tante famiglie soprattutto di quelle già fragili prima dell’emergenza Covid. Le azioni che vengono realizzate grazie alla collaborazione tra Istituzioni, Terzo settore, mondo dell’associazionismo e aziende sono segnali di vicinanza alle persone che hanno più bisogno e hanno un grande valore. Iniziative come questa di Coldiretti, che con grande generosità offre un aiuto concreto alle famiglie fiorentine in difficoltà, dimostrano che la nostra comunità è al loro fianco, che non sono sole”.