Il sindaco Nardella oggi ha fatto un sopralluogo con i responsabili del cantiere: “Progetto storico perché mai il Ponte ha avuto un intervento di questa complessità tecnica”
È arrivata in Arno la piattaforma galleggiante con ponteggio che consentirà l’avvio dei lavori propedeutici al restauro di Ponte Vecchio, uno dei simboli di Firenze e del mondo (https://www.lamartinelladifirenze.it/ponte-vecchio-si-rifa-il-trucco-restauro-da-2-milioni-di-euro/) . E’ un cantiere senza precedenti perché mai nella sua storia centenaria il ponte è stato oggetto di un restauro conservativo. Ponte Vecchio non ha problemi di stabilità ma soffre dei malanni tipici di un qualunque manufatto posto all’aperto, soggetto ai fenomeni atmosferici e alle piene del fiume. Adesso per la prima volta sarà oggetto di una complessa operazione di restauro che ne consentirà una completa valorizzazione.
“Si tratta – ha rilevato il sindaco Dario Nardella, che questa mattina ha fatto un sopralluogo con i responsabili del cantiere – di un progetto storico perché mai Ponte Vecchio ha avuto un intervento di restauro di questa complessità tecnica. I lavori costeranno oltre due milioni di euro e si distribuiranno su due estati, quando l’acqua dell’Arno è più bassa. Ora comincia la parte diagnostica e poi ci sarà il restauro vero e proprio, tutto interamente finanziato con risorse comunali. Questo Ponte è il simbolo del nostro patrimonio, ha resistito ad alluvioni, incendi, l’invasione nazifascista. Adesso sarà ‘curato’ con un restauro molto scenografico che sono certo attirerà la curiosità dei fiorentini e dei turisti. Alla fine avremo un ponte ancora più bello di come siamo abituati a vederlo”.
La piattaforma verrà infatti utilizzata dagli addetti dei laboratori incaricati e rimarrà posizionata all’interno dell’alveo del fiume per circa tre settimane, a meno di imprevisti e condizioni meteo avverse, spostandosi di volta in volta da una campata all’altra del ponte in base alle tempistiche necessarie a effettuare le indagini ed i prelievi specifici di ogni campata/pila/spalla. Sarà ormeggiata con l’ausilio di due cubi in calcestruzzo in prossimità della riva sinistra e, per tutto il periodo dei lavori, sarà spostata da un piccolo rimorchiatore sia per esigenze dei rilievi che in caso di allerta meteo arancione o rossa. Durante le operazioni, che andranno avanti per tre settimane, la piattaforma sarà mantenuta in posizione da quattro ancore, collocate a monte del Ponte. Verranno effettuate dalla piattaforma numerose numerose operazioni come: Servizio di diagnosi visiva, monitoraggio e analisi dei dati sulle strutture del Ponte Vecchio; – Indagine diagnostica sui (puntoni); esecuzione di prove sui materiali e prospezione con georadar dalla superficie.
Sono inoltre previste ulteriori analisi tra cui una indagine subacquea e rilievo batimetrico lungo il perimetro di entrambe le pile e di entrambe le spalle del Ponte. L’ispezione verrà eseguita sia visivamente direttamente dal sub sia con fotocamera e videocamera subacquee ad alta definizione. In programma anche i saggi della sovrastruttura stradale carrabile del ponte in lastrico con l’obiettivo di rilevare la stratigrafia della pavimentazione, di eventuali strati impermeabilizzanti (o degli accorgimenti utilizzati a tale scopo) e del materiale di riempimento e di rinfianco fino alla struttura degli archi.
IL RESTAURO E RISANAMENTO CONSERVATIVO I lavori di restauro interverranno sulle alterazioni cromatiche, sulla presenza di alghe (le cosiddette “croste nere”), licheni e vegetazione infestante, sui depositi superficiali incoerenti, su fratture e fessurazioni della pietra forte. Dovranno inoltre essere eliminate tutte le macchie di umidità presenti nell’intradosso del manufatto, sulle spalle e sulle pile. I primi interventi avverranno nell’estate 2023, partendo dal risanamento della pavimentazione in pietra della sovrastruttura prevedendo la sostituzione delle lastre in pietra deteriorate e rotte con lastre dello stesso tipo e stesura del protettivo traspirante sulla pavimentazione in pietra. Si proseguirà con interventi riguardanti le pile, le spalle ed i muri d’ala (interventi preliminari, preconsolidamenti e puliture, consolidamenti e tassellature, stuccature e trattamenti finali). Nell’estate 2024 gli interventi riguarderanno le arcate con pulitura, ricostruzione delle parti mancanti o in fase di distacco, rinforzo dei blocchi di muratura (pietra) in distacco e/o fessurati anche attraverso cuciture armate, iniezioni di malta nelle fessure presenti, trattamento protettivo traspirante delle strutture e altre operazioni ancora fino ad arrivare al restauro dei puntoni di sostegno delle botteghe orafe.