Da oggi in vigore il decreto del ministro Speranza che manda l’Italia in fascia rossa il 3, 4 e 5 aprile (ma sarà consentito fare visita a parenti e amici). Toscana in fascia arancione per un’altra settimana, ma con mini zone rosse, mentre il Governatore Giani è al lavoro per riproporre l’ordinanza bocciata dal Tar sulle seconde case. Tutto quello che si può fare da “arancioni”
In vigore da oggi l’ordinanza del ministro della salute Speranza che disegna sostanzialmente un’Italia divisa in due fra regioni arancioni e rosse con la sola eccezione della Sardegna che resta in fascia bianca. La novità forse più evidente è che scompare la fascia gialla: o si è arancioni, o rossi oppure bianchi. L’ordinanza resterà attiva fino al 6 aprile. La Toscana rimane arancione per un’altra settimana ma tre intere province e dieci comuni dopo il provvedimento del Governatore Eugenio Giani da oggi sono “rossi”: le province che passeranno in zona di massima restrizione sono quelle di Arezzo, Pistoia e Prato mentre i comuni sono quelli di Firenzuola e Fucecchio (Firenze), Viareggio (Lucca), Scarlino (Grosseto) e, nel pisano, Santa Luce, Castellina Marittima, Montopoli, San Miniato, Castelfranco di Sotto e Santa Croce sull’Arno. Per la preoccupante circolazione di alcune varianti le scuole resteranno chiuse anche a Barberino Tavarnelle, Marradi e Reggello (Firenze), Siena e Castelnuovo Berardenga.
In fascia arancione non ci si potrà spostare dal proprio comune se non per lavoro, necessità o salute ma tutti i negozi rimarranno aperti. I ristoranti e i bar saranno aperti solo per asporto e consegna a domicilio fino alle 22 (i bar fino alle 18). Confermato il cosiddetto “coprifuoco” dalle 22 alle 5 del mattino. Due persone, con figli under 14, e disabili o non autosufficienti conviventi, potranno recarsi una sola volta al giorno, dalle 5 alle 22, in visita a parenti o amici, sempre però all’interno del proprio comune. Spostamenti invece non consentiti in fascia rossa dove si potrà uscire solo per lavoro, necessità (ad esempio fare la spesa) o salute. In zona rossa, oltre alle scuole, chiusi anche barbieri e parrucchieri e aperti soltanto i negozi che vendono beni considerati di prima necessità.
Sia in fascia arancione che in fascia rossa è comunque sempre possibile il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione. Ne consegue che rimane la possibilità per i coniugi e partner di raggiungere sempre, in qualsiasi fascia di restrizione, anche l’abitazione dove la coppia si ritrova con abituale periodicità e frequenza. Così come rimane ammesso (salvo specifiche ordinanze regionali) lo spostamento nelle seconde case non abitate da altri, ovunque si trovino, per quanto riguarda lo stesso nucleo familiare. A questo riguardo Giani dopo la bocciatura da parte del Tar della sua ordinanza che limitava lo spostamento nelle case di vacanza, ha già annunciato che firmerà a breve una nuova ordinanza. A pasqua (3, 4 e 5 aprile), tutta Italia sarà in fascia rossa esclusa la Sardegna se persisterà la condizione di zona bianca. Il decreto prevede un’importante deroga già sperimentata per le scorse festività natalizie: sarà consentito spostarsi all’interno della propria regione, a prescindere dalla fascia di colore, per andare a far visita a parenti o amici: la cosiddetta norma “antisolitudine”. In questo caso vale sempre la regole delle due persone con figli sotto i 14 anni e disabili e non autosufficienti conviventi. Per quanto riguarda la scuola in zona arancione didattica in presenza nelle scuole dell’infanzia, elementari e medie: al 50% nelle secondarie. In caso di fascia rossa scuole chiuse e Dad.