Saranno realizzate in corrispondenza di stazioni ferroviarie e fermate tranviarie. Funaro: “Un ulteriore passo avanti per un futuro più sostenibile”. Giorgio: “Un progetto fondamentale per diffondere la mobilità ciclabile”
Arrivare in tramvia o in treno e lasciare la bicicletta in un parcheggio dedicato, coperto e soprattutto a prova di ladro. Quasi un sogno per chi usa la bici in città che presto però diventerà realtà. La giunta comunale ha recentemente dato l’ok alla delibera relativa al progetto di fattibilità tecnico economica, progettazione finanziata con fondi provenienti dal MIT.
“Continua l’impegno per promuovere sempre di più l’uso della bicicletta, in modo da puntare sull’intermodalità con i mezzi pubblici, con un’offerta sempre più integrata e flessibile – sottolinea la sindaca Sara Funaro -. Per avvicinare sempre più fiorentini alla mobilità ciclabile dobbiamo necessariamente introdurre soluzioni concrete, realizzare strutture di sosta diffuse e sicure: questa soluzione va assolutamente in questa direzione ed è una soluzione concreta a una problematica che chi usa le due ruote vive quotidianamente”.
In dettaglio alle Piagge è prevista una velostazione in prossimità della fermata ferroviaria e della futura fermata tranviaria, all’altezza dell’incrocio tra via Lazio e via della Sala. A Castello la collocazione individuata è all’interno del parcheggio nei pressi della fermata del TPL; a Rifredi sono previste due velostazioni, una a fianco dell’attuale area dove si trovano le rastrelliere in via Fantoni e l’altra nel parcheggio in via De Gama. Passando a Statuto, la velostazione è prevista in piazza Muratori dove saranno collocate anche delle rastrelliere. Infine, per la stazione di Campo di Marte la struttura sarà installata all’interno del parcheggio in largo Gennarelli. Previsto inoltre il riutilizzo dell’ex deposito cicli e motocicli in via Mannelli. Per le fermate tranviarie la progettazione ha individuato le collocazioni delle velostazioni, e laddove non sarà possibile installarne sono previste delle bike-box, una soluzione meno strutturata che consiste in una sorta di contenitore in lamiera di acciaio zincato verniciato dimensionato a seconda del luogo dove deve essere inserito e comunque dotato di porta a prova di effrazione.
Le collocazioni individuate sono per la linea 1 a Scandicci (zona piazza della Resistenza), Foggini (nei pressi della fermata Federiga), Leopolda (accanto al terminal del TPL in piazza Vittorio Veneto) e Morgagni (all’altezza della Casa degli Studenti); Novoli (sotto il viadotto tranviario) e Libertà (lato via Lorenzo il Magnifico) per linea 2; Rondinella-Manni (su via del Gignoro in zona Caserma Perotti), Rovezzano (nel parcheggio di via della Chimera), Erbosa (in piazza Bartali accanto ai giochi per bambini), Bagno a Ripoli (accanto al capolinea), Beccaria (all’interno del parcheggio delle Murate con accesso da viale della Giovine Italia) e Pino (nel futuro parcheggio e hub di interscambio TPL in viale Europa) per linea 3, Indiano per linea 4 (nella zona del parcheggio adiacente al Cimitero di Peretola).
“Anche Firenze, come le grandi città europee, avrà le velostazioni per una mobilità ciclistica in sicurezza. È un altro tassello del Piano Bici per incentivare questa forma di mobilità che è centrale per una città più sostenibile. Firenze è una città che si presta agli spostamenti in bicicletta sia per le distanze che per la sua conformazione come testimonia il successo dell’iniziativa ‘Pedala, Firenze ti premia!’ Siamo pronti a partire ora con la progettazione esecutiva – aggiunge l’assessore alla Mobilità Andrea Giorgio – e abbiamo già oltre un milione di euro per partire a realizzare le prime velostazioni in corrispondenza delle stazioni ferroviarie. La realizzazione di luoghi dove poter lasciare la bicicletta in sicurezza rappresenta un ulteriore tassello delle politiche dell’Amministrazione per incentivare la mobilità ciclabile”.
Il progetto propone anche un modello di velostazioni da declinare poi, a seconda della collocazione, con un adeguato numero di posti (52, 80 o 108 posti) e c’è anche l’ipotesi di prevedere all’interno della struttura una piccola officina interna. Sarà una struttura chiusa e video controllata: si entrerà attraverso un tornello meccanizzato e all’interno sono previsti portabici in metallo a due livelli, colonnine di manutenzione dove trovare il necessario per piccoli interventi fai da te come il gonfiaggio gomme ecc e le postazioni per la ricarica delle e-bike. Per quanto riguarda le risorse, si potrà attingere a un finanziamento di 1,2 milioni di euro del Ministero dell’Ambiente nell’ambito dell’accordo di programma relativo alle misure di miglioramento della qualità dell’aria sottoscritto con la Regione Toscana, integrate con fondi comunali. Per l’inizio dei lavori ci sono i tempi tecnici per completare la progettazione e per la gara che comprenderà oltre alla realizzazione anche la gestione delle velostazioni.